Troppi rifiuti spiaggiati, l'indagine choc di Legambiente
I risultati dell'indagine di Legambiente su 232.800 mq di area campionata: contati 36.543 rifiuti. Sul podio della top ten dei materiali: polimeri artificiali/plastica, a seguire vetro/ceramica e metalli. Su un totale di 232.800 mq di area campionata da Legambiente con l’indagine Beach Litter 2023 sono stati contati 36.543 rifiuti, una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, l’equivalente di due corsie di una piscina olimpionica completamente piene di rifiuti di cui il 72,5% è composto da polimeri artificiali/plastica. In particolare, sono i 38 i lidi monitorati quest’anno, relativi a 15 Regioni (Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna).
Circa la metà del totale di questi rifiuti monitorati (il 52% del totale) è rappresentata da sole 10 tipologie di oggetto (sulle 180 categorie totali) rispetto alle quali emergono due elementi: da un lato, l’ingresso in top ten, direttamente al quarto posto, del materiale da costruzione con il 5,8%; dall’altro il calo della categoria stoviglie usa e getta, quest’anno al nono posto della classifica con il 3% del totale. Tornando alla classifica, al primo posto si confermano i frammenti di plastica (tra 2,5 cm e 50cm) con il 10,9% sul totale; seguono tappi e coperchi con l’8,6% sul totale e mozziconi di sigarette con il 6%. Al quinto posto, ci sono i cotton fioc in plastica (4% del totale). Con il 3,9 % del totale troviamo i frammenti di polistirolo (tra 2,5 cm e 50 cm) e bottiglie e contenitori per bevande rispettivamente al sesto e settimo posto della classifica. Chiudono la classifica, all’ottavo e decimo posto, con il 3,1% e 3% rispettivamente altri oggetti di plastica e le bottiglie di vetro (e pezzi di bottiglie di vetro) quest’ultime, al pari del materiale di costruzione, new entry della top ten dei rifiuti spiaggiati.
Qual è la tua reazione a questa notizia?