Tunisia-Cina: cooperazione su sanità e trasporti, ma il deficit tunisino cresce

Feb 25, 2025 - 07:39
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Tunisia-Cina: cooperazione su sanità e trasporti, ma il deficit tunisino cresce

La Tunisia e la Cina stanno intensificando la loro cooperazione bilaterale, abbracciando una vasta gamma di settori strategici che spaziano dalla sanità ai trasporti. Questa collaborazione rafforzata, parte del partenariato strategico durante la visita del presidente Kais Saied a Pechino il 31 maggio 2024, riflette la volontà di entrambi i Paesi di consolidare i loro legami e di promuovere uno sviluppo condiviso. Venerdì 21 febbraio, Saied ha ricevuto il ministro della Salute, Mustafa Ferjani, al Palazzo di Cartagine, prima della sua partenza per la Cina dove firmerà un memorandum d’intesa per la Città Medica di Aghlabid a Kairouan.

Il memorandum per la città sanitaria di Aghladib a Kairouan, che verrà firmato dal ministro della Salute Ferjani, non rappresenta un’eccezione, il Paese di Mezzo ha infatti già finanziato ospedali, l’accademia della diplomazia e complessi sportivi in Tunisia e le sue aziende hanno ricevuto contratti per costruire infrastrutture strategiche come ponti e porti. La Sichuan Road and Bridge Group (Srbg) si è aggiudicata l’appalto, a seguito di una gara internazionale, per la costruzione del ponte di Biserta dal costo di 200 milioni di euro, pari al 79 per cento dell’investimento totale, finanziato dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) e dalla Banca africana di sviluppo. La stessa società cinese è impegnata nella realizzazione di un collegamento autostradale sud di 4,5 km, oltre alla costruzione del ponte principale, e la realizzazione di un collegamento nord e di un’autostrada di 2,5 km.

La visita di Ferjani arriva in concomitanza di quella a Pechino e Shangai del ministro dei Trasporti, Rachid Amri che, accompagnato dall’Ambasciatore tunisino a Pechino Adel Arbi, ha incontrato rappresentanti di importanti aziende cinesi e istituzioni pubbliche, approfondendo diverse aree del settore dei trasporti. Amri ha inoltre svolto visite sul campo per osservare da vicino le tecnologie e i metodi di gestione utilizzati presso l’aeroporto di Pechino, gli impianti di produzione di treni e vagoni della metropolitana, e le soluzioni innovative per la gestione dei trasporti pubblici e portuali.

Il ministro dei Trasporti tunisino ha anche esplorato le opportunità di cooperazione nel settore del trasporto intelligente. A Shanghai, Amri ha avuto modo di conoscere le ultime tecnologie nei servizi digitali e nella formazione, concentrandosi in particolare sulle opportunità di cooperazione e investimento, con un focus sulla gestione portuale. La visita del ministro in Cina, su incarico del presidente Saied, rientra nell’ambito degli sforzi per modernizzare il sistema di trasporti tunisino, attraverso il rafforzamento della cooperazione bilaterale e l’attrazione di investimenti cinesi.

I presidenti dei due Paesi, Xi Jinping e Kais Saied, hanno assistito lo scorso anno alla firma di accordi di cooperazione in diversi settori, tra cui investimenti, sviluppo a basse emissioni e sostenibilità. Tunisia e Cina, che nel 2024 hanno celebrato il 60mo anniversario dell’istituzione delle relazioni diplomatiche, hanno portato avanti negli ultimi anni una fruttuosa cooperazione nel quadro della Belt and Road Initiative (Bri), la nuova “Via della seta”. La posizione della Tunisia al centro della costa nordafricana, con accesso ai mercati europei e africani e vicino a rotte marittime vitali, la rende un partner prezioso per la Cina, come conferma un memorandum d’intesa raggiunto già nel 2018. Come con altri paesi della Via della Seta, la Cina si approccia alla Tunisia con due principi fondamentali in mente: non interferenza negli affari interni del Paese e un opportunismo senza pari. Entrambi questi principi sono destinati a contrastare l’approccio occidentale, ma con il vantaggio di un processo decisionale più diretto e rapido rispetto a quello europeo, nonché manodopera e finanziamenti a basso costo.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv