Uccisa Jamila al-Shanti, capo dell'ufficio politico di Hamas
Jamila Al-Shanti, 68 anni, membro dell’Ufficio politico di Hamas, è stata uccisa in un bombardamento israeliano che ha preso di mira la sua casa nella città di Gaza. Fonti mediche hanno riferito che Al-Shanti è stata uccisa all’alba di oggi, giovedì, a seguito di un bombardamento aereo israeliano contro la sua casa, a Gaza.
Al-Shanti (Umm Abdullah) è stata la fondatrice del movimento delle donne di Hamas a Gaza e prima donna membro dell’Ufficio politico. Aveva un dottorato in Amministrazione educativa, conseguito nel 2013 presso il Farha College of Family Sciences, presso l’Università di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
Nel 2006 fu eletta membro del Consiglio legislativo per il blocco “Cambiamento e riforma”, affiliato al movimento Hamas. Nel 2013, Al-Shanti fu nominata ministro per le Politiche femminili nel governo di Hamas, che all’epoca governava la Striscia di Gaza. Il nome di Al-Shanti divenne famoso il 3 novembre 2006, quando una marcia di donne da lei guidata riuscì a rompere l’assedio imposto dall’esercito di occupazione a una moschea nella città di Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, che conteneva decine di combattenti della resistenza. Tre giorni dopo, la sua casa fu bombardata da aerei israeliani, provocando la morte di sua cognata, Nahla Al-Shanti, oltre ad altre due persone che erano vicino all’edificio, mentre lei sopravvisse perché non si trovava all’interno.
(Fonte: Quds Press).
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