Uccisa l’orsa Amarena, uno degli orsi marsicani più conosciuti del Parco Nazionale d’Abruzzo

Sep 1, 2023 - 09:01
 0  31
Uccisa l’orsa Amarena, uno degli orsi marsicani più conosciuti del Parco Nazionale d’Abruzzo

E' stata uccisa l’orsa Amarena, uno degli orsi marsicani più conosciuti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un uomo le ha sparato alla periferia di San Benedetto dei Marsi, comune di quasi 4mila abitanti in provincia dell’Aquila, fuori dal territorio del Parco. L’uomo è stato identificato dai guardaparco e ora indagano sull’accaduto i carabinieri.

Amarena, il cui codice identificativo ufficiale era F17, era nota dal 2016 per essersi avvicinata ai centri abitati dove era stata filmata in più occasioni. Sfruttava i paesi abruzzesi come fonte di cibo e come forma di protezione per i suoi piccoli, che in montagna sarebbero stati più esposti al rischio di essere uccisi dai maschi adulti che intendevano accoppiarsi con lei: per questo aveva provocato danni vari, pur non avendo mai avuto comportamenti aggressivi nei confronti delle persone.

Era essenzialmente uno di quegli orsi che nel gergo degli scienziati e delle organizzazioni che si occupano della gestione di questi animali vengono definiti “confidenti” e “problematici”. Gli orsi fiduciosi sono quelli che non hanno più la diffidenza innata verso l’uomo avendo vissuto una serie di contatti senza conseguenze negative. Quelli problematici sono quelli che provocano danni economici o si trovano spesso a interagire con le persone, tanto da richiedere interventi.

L’orso Amarena era famoso anche per la sua prolificità. Nel 2020 aveva avuto e allevato quattro cuccioli, un numero insolito per le femmine di orso che normalmente danno alla luce due o tre cuccioli. Uno dei cuccioli di quella cucciolata, M20, divenne poi noto per il suo comportamento disinvolto con il nome Juan Carrito: morì all’inizio dell’anno dopo essere stato investito da una persona a bordo di un’auto sulla statale 17, nei pressi di Castel di Sangro, ancora in della provincia dell’Aquila. I comportamenti sicuri di sé possono essere promossi da vari fattori e probabilmente possono essere trasmessi dalla madre alla prole.

Il Parco, sulle proprie pagine social, ha definito “un evento molto grave” l’uccisione dell’orso e ha scritto: “Evidentemente non vi sono ragioni di sorta che giustifichino l’episodio dato che Amarena, pur arrecando danni alle attività agricole e zootecniche, sempre e comunque compensati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non avevano mai creato alcun tipo di problema all’uomo».

Qual è la tua reazione a questa notizia?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow

Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv