Ucraina, Rutte incontra Zelensky a Kiev: 'La Nato rimarrà al vostro fianco'

Ott 4, 2024 - 07:23
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Ucraina, Rutte incontra Zelensky a Kiev: 'La Nato rimarrà al vostro fianco'

Nel corso dell’ultimo vertice della Nato, tenutosi a Washington a luglio, gli alleati hanno concordato che il percorso dell’Ucraina verso l’adesione “è irreversibile”. Lo ha ribadito il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in una conferenza stampa a Kiev insieme al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “L’Ucraina è più vicina alla Nato che mai. Ora abbiamo un pacchetto di assistenza completo per aiutare l’Ucraina ad attuare le riforme. Oggi ho incontrato molte persone e stiamo lavorando su questo punto con gli ucraini. Stiamo istituendo anche i comandi della Nato, che contribuiranno a coordinare e fornire assistenza alla sicurezza, ma anche formazione all’Ucraina”, ha aggiunto Rutte. “Come sapete, molti alleati hanno firmato accordi bilaterali di sicurezza con l’Ucraina, il che significa che l’Ucraina diventa ogni giorno più forte, più interoperabile con la Nato e meglio preparata a entrare nella nostra alleanza. In pratica, si tratta di costruire il ponte verso l’adesione per Kiev”, ha poi proseguito. “Credo che arriverà il giorno in cui l’Ucraina sarà un membro a pieno titolo della Nato. E permettetemi di aggiungere, se qualcuno potesse pensare il contrario, che la Russia su questo tema non ha diritto di voto né di veto”. Il segretario generale della Nato ha ribadito che spetta ai Paesi alleati decidere quali restrizioni applicare sulle armi inviate a Kiev. “Innanzitutto, l’Ucraina ha ovviamente il diritto di difendersi e il diritto internazionale è dalla parte dell’Ucraina. Ciò significa che questo diritto non finisce al confine. La Russia sta portando avanti questa guerra illegale e questo significa che colpire i caccia e i missili russi prima che possano essere usati contro le infrastrutture civili dell’Ucraina può aiutare a salvare vite umane”, ha detto Rutte. “L’unico Paese che ha infranto una linea rossa non è l’Ucraina. È la Russia che ha iniziato questa guerra. Allo stesso tempo, spetta a ciascun alleato determinare il proprio sostegno all’Ucraina. So che alcune di queste discussioni sono in corso, ma alla fine non spetta alla Nato, bensì a ciascun alleato decidere quali restrizioni imporre alle armi da fornire all’Ucraina”, ha concluso. La Nato rimarrà a fianco dell’Ucraina, ha quindi confermato Rutte. “Come nuovo segretario generale della Nato, è mia priorità e mio privilegio portare avanti questo sostegno, lavorando con voi per garantire che l’Ucraina prevalga”, ha detto. “Volodymyr, l’ho già detto e lo ripeto: la sua instancabile leadership è un’ispirazione per me e per tutti noi. La dedizione delle vostre forze armate e la determinazione del popolo ucraino ci ricordano quanto sia preziosa la libertà. E quanto sia fondamentale fare tutto il possibile per difenderla”, ha poi aggiunto. “Gli alleati della Nato hanno fornito all’Ucraina un sostegno senza precedenti da quando la Russia ha lanciato la sua invasione su larga scala nel 2022. Tra cui oltre il 99 per cento di tutti gli aiuti militari. Ma sappiamo che avete bisogno di più”, ha proseguito Rutte, parlando delle decisioni prese a luglio nel corso del vertice Nato di Washington e citando la creazione di un comando per coordinare la fornitura di assistenza militare e la formazione delle truppe e un impegno finanziario di 40 miliardi di euro di aiuti militari all’anno. “Sappiamo che il bisogno è urgente e stiamo lavorando duramente per fare di più, e più rapidamente. Nelle ultime settimane, diversi alleati hanno annunciato ulteriori aiuti militari per l’Ucraina. Tra cui nuovi contributi dalla Danimarca, dalla Lettonia, dal Regno Unito e quasi 8 miliardi di dollari di assistenza dagli Stati Uniti”, ha poi ribadito il segretario generale della Nato. Inoltre, ha concluso, “sostenere l’Ucraina e ricostituire le nostre scorte significa aumentare la produzione industriale, e questa sarà una mia priorità. Ecco perché a Washington gli alleati hanno concordato di potenziare la nostra capacità industriale di difesa. Lavorare tra alleati, su entrambe le sponde dell’Atlantico e anche con voi, con l’Ucraina, per contribuire a costruire la vostra capacità interna. Una capacità che si è dimostrata così efficace e che può essere migliorata solo con ulteriori investimenti e innovazioni”. Il modo migliore per non dimenticare l’Ucraina è continuare a sostenerla militarmente. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky nel corso della conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulla possibile preoccupazione di Kiev in merito alla nuova escalation in Medio Oriente che potrebbe distrarre la comunità mondiale dagli eventi in Ucraina. “Non posso dire che una o l’altra tragedia o guerra distraggono, non è giusto dire così”, ha affermato il presidente ucraino. Zelensky ha anche espresso rammarico per il fatto che Israele ha subito degli attacchi missilistici. “Senza dubbi, non vogliamo che la gente dimentichi del conflitto in Ucraina, ma il modo migliore per non dimenticare l’Ucraina è fornirle armi, permessi (di utilizzare le armi occidentali senza restrizioni) e aiutare ad abbattere in Ucraina gli stessi missili iraniani e droni che vengono abbattuti anche nei cieli di Israele”, ha affermato il leader ucraino. Ad oggi, ottenere l’invito ad aderire alla Nato rimane una priorità per l’Ucraina, ha confermato Zelensky. “Per quanto riguarda la Nato, ora ci concentriamo sul fatto che l’Ucraina sia invitata all’Alleanza. Questo è un passo molto importante. È un risultato difficile da raggiungere (…) ma faremo di tutto per ottenerlo”, ha detto Zelensky, aggiungendo che la seconda priorità nei rapporti di Kiev con l’Alleanza sono le armi, soprattutto la difesa aerea. Zelensky e Rutte hanno discusso l’attuazione della decisione presa durante il vertice della Nato dal 9 al 11 luglio a Washington in merito alla fornitura di sistemi Patriot e Samp-T. “Stiamo avvicinando questo momento per ottenere tutto ciò che è stato promesso al vertice, nonché i sistemi di difesa aerea) aggiuntivi”, ha osservato il presidente ucraino. Il comando militare ucraino ha preso la decisione di lasciare la città di Vuhledar, nella regione di Donetsk. “Le vite umane, le vite dei combattenti ucraini sono più importanti delle rovine di pietra”, ha sottolineato Zelensky, aggiungendo che la decisione sul ritiro è stata “giusta”. “Senza armi a lungo raggio, non possiamo resistere alla Federazione Russa che utilizza queste armi. Ecco perché siamo così persistenti”, ha aggiunto il capo dello Stato. Zelensky ha anche osservato che la fornitura di aiuti militari a Kiev è in ritardo. “L’Ucraina ha bisogno di rafforzare le posizioni sul fronte in modo da poter ottenere una maggiore pressione sulla Russia con una vera e giusta diplomazia. Pertanto, abbiamo bisogno di quantità e qualità sufficienti di armi, comprese quelle a lungo raggio, con le quali, a mio parere, i partner stanno andando per le lunghe”, ha ribadito il presidente.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv