Usa, i rapporti fra Trump e Musk potrebbero incrinarsi sulla Cina

Nov 18, 2024 - 04:22
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Usa, i rapporti fra Trump e Musk potrebbero incrinarsi sulla Cina

I rapporti fra Donald Trump, futuro presidente degli Stati Uniti, e l’imprenditore Elon Musk, nominato alla guida del nuovo dipartimento per l’Efficienza del governo, potrebbero incrinarsi per i rapporti del miliardario con la Cina. Secondo “Newsweek”, che cita fonti a conoscenza del tema, Trump e Musk potrebbero litigare perché “il miliardario si opporrebbe a politiche economiche sempre più dure verso Pechino”. Trump ha promesso di aumentare i dazi alle esportazioni cinesi verso gli Usa e di imporre sanzioni sulle auto elettriche cinesi costruite in Messico, oltre a voler eliminare i rimanenti privilegi commerciali di Pechino. Inoltre, il futuro presidente ha scelto come segretario di Stato Marco Rubio, molto ostile al governo cinese. Da parte sua, la compagnia Tesla, di proprietà di Musk, ha costruito una “mega fabbrica” a Shangai che costruisce auto per il mercato cinese e australe. Inoltre, “Newsweek” ricorda che in diverse occasioni il miliardario ha risposto senza esitazioni alle richieste del governo cinese di modificare alcune sue produzioni, ritirarle dal mercato o introdurre modifiche per ragioni di sicurezza. Nel 2022 dalla Cina proveniva il 22,5 per cento dei profitti di Tesla, e Musk in passato ha espresso preoccupazione per le crescenti tensioni tra Washington e Pechino. Secondo un’altra esperta consultata da “Newsweek”, la storica presso l’università di Oxford Laura Smith, “Trump ammira Musk in quanto imprenditore” e questo potrebbe portarlo a definire politiche più mirate verso la Cina e ad entrare in conflitto con i “falchi anti-cinesi” della sua amministrazione, Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz. Un’altra ipotesi è che invece Musk possa essere un “nuovo Kissinger” e contribuire a normalizzare le relazioni tra i due Paesi. Ad aprile, ricorda “Newsweek”, Musk ha incontrato il premier Li Qiang, che ha definito Tesla un esempio di successo nella cooperazione Pechino-Washington.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv