Ad aprile registrata una flessione delle esportazioni
Secondo l'Istat, ad aprile 2023 sono state registrate una flessione delle esportazioni (-1,7%) e una crescita delle importazioni (+5,3%).
La diminuzione dell'export su base mensile è la seconda consecutiva e è dovuta al calo delle vendite sia verso l'Unione Europea (-1,5%) che verso i paesi extra UE (-2%).
Nel trimestre febbraio-aprile 2023, rispetto al trimestre precedente, le esportazioni si sono ridotte del 2,2% e le importazioni del 6,5%.
L'Istat sottolinea che le importazioni, interrompendo la tendenza negativa in atto dall'autunno scorso, registrano un marcato incremento diffuso in tutti i raggruppamenti.
Su base annua, l'export registra una contrazione per la prima volta da febbraio 2021, mentre le importazioni segnano per il secondo mese consecutivo una contrazione, con un terzo del calo attribuibile agli acquisti di gas naturale e petrolio greggio dalla Russia.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla riduzione delle esportazioni, si segnalano i metalli e i prodotti in metallo (-20,1%), gli articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (-22,1%), i prodotti della raffinazione (-31,7%) e le sostanze e i prodotti chimici (-14,7%). Le esportazioni di mezzi di trasporto, esclusi gli autoveicoli, registrano invece un aumento del 24,7%, mentre le esportazioni di autoveicoli crescono del 30,1% e quelle di macchinari e apparecchi non classificati altrove aumentano del 5,2%.
Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente alla flessione dell'export nazionale sono la Germania (-8,7%), il Belgio (-23,0%) e il Regno Unito (-13,7%). Al contrario, le esportazioni verso gli Stati Uniti (+6,5%), la Svizzera (+4,1%), la Spagna (+3,6%) e la Turchia (+8,6%) registrano una crescita.
Qual è la tua reazione a questa notizia?