Alcuni li avrebbero contattati online, riuscendo a farsi mandare foto e video decisamente espliciti. Altri, almeno tre, li avrebbero anche incontrati, consumando con loro rapporti sessuali. Due uomini, un 27enne originario dell'Ecuador, animatore in un oratorio monzese e un 39enne italiano dipendente di una ditta di autotrasporti milanese - sono stati arrestati nelle scorse settimane al termine di una maxi indagine sulla pedopornografia portata avanti dalla polizia postale di Milano e dalla sezione operativa della compagnia carabinieri di San Donato Milanese. I due, si legge in una nota degli investigatori, sono accusati di aver messo in piedi "un vero e proprio sistema criminale finalizzato all’adescamento di minori, volto sia alla produzione di materiale pedopornografico sia a costringere, o convincere, i minori ad atti sessuali con i due adulti".
L'indagine è nata lo scorso anno, quando i genitori di un ragazzino minorenne si sono presentati dai militari di Peschiera Borromeo raccontando di essere preoccupati per il figlio. Pezzo dopo pezzo, carabinieri e poliziotti hanno ricostruito il puzzle, arrestando prima l'animatore dell'oratorio - che tra l'altro ha precedenti identici - e poi il camionista. Entrambi sono stati trovati in possesso di "un’ingente quantità di materiale pedopornografico, che in parte si scambiavano e cedevano a terzi".
Andando avanti con l'indagine, investigatori e inquirenti hanno poi scoperto una rete di abusi su adolescenti tra gli 8 e i 17 anni. Almeno 10 quelli caduti nella rete, tra Monza, Milano e Treviso. In tantissimi episodi, i due avrebbero adescato i giovani online - spacciandosi per ragazze o ragazzi della loro età - convincendoli così a inviare loro materiale pedopornografico. Ma non solo. Perché in tre occasioni, l'animatore e il camionista sarebbero riusciti a incrociare nel mondo reale tre vittime: con loro - mettono nero su bianco militari e agenti - "approfittando della loro ingenuità, riuscendo a guadagnare la loro fiducia, hanno consumato rapporti sessuali".
Giò Barbera
Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti.
Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988.
Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv