Americani interessati al Belpaese, cresce l’offerta di Destination Italia
Lo sguardo americano sul Belpaese riplasma l’offerta di Destination Italia. Arrivati rapidamente a generare il 30% del giro d’affari della travel tech milanese, che a fine settembre ha raggiunto un fatturato di 50 milioni di euro, i clienti statunitensi stanno dando impulso a tre segmenti diversi dal core business del passato, focalizzato sulla clientela russa.
“Le nuove esperienze luxury fanno perno sul transformational tourism - spiega Dina Ravera, presidente Destination Italia - basato sulla capacità degli stilisti italiani di valorizzare i lati migliori dell’ospite, attingendo a ogni campo d’eccellenza del Made in Italy: oltre alla cura estetica della persona, tutto ciò che ha a che vedere con moda, design, gusto dei nostri territori serve a orientare il soggiorno degli americani, portandoli a desiderare una vera e propria integrazione nella vita di comunità”.
Destination Italia aggiungerà perciò altre 70 unità di Local Expert, per un totale di 90, attente a valorizzare nel Belpaese le eccellenze dei territori di competenza, lavorando al contempo sulla rete commerciale negli Usa per via dell’apertura di una propria sede a New York: un country manager per ogni grande città con almeno 20 local ambassador al servizio.
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