Assemblea generale ONU: la posizione UE sull’Afghanistan
Intervenendo all’Assemblea delle Nazioni Unite riunita ieri a New York a nome dell'Unione europea, dei suoi Stati membri e dei Paesi candidati come la Macedonia del Nord, il Montenegro, la Serbia, l’Albania, l’Ucraina, la Repubblica Moldava, la Bosnia-Erzegovina e la Georgia, ma anche a nome dell’ Islanda, di Andorra e di San Marino, l'Ambasciatore UE presso le Nazioni Unite, ha riaffermato l'impegno dell'UE nei confronti del popolo afghano e la determinazione a sostenere un futuro pacifico, stabile e prospero per il Paese. Il rappresentante diplomatico ha definito la situazione in Afghanistan “estremamente difficile”, ricordando le crescenti preoccupazioni per i diritti umani, in particolare la massiccia violazione dei diritti delle donne e delle ragazze, “che può equivalere a una persecuzione di genere, e delle minoranze”, ha aggiunto, oltre all'erosione dello spazio civico, gli sfollamenti diffusi, l'accesso limitato ai servizi essenziali, l'insicurezza alimentare e le immense necessità umanitarie. L'UE è profondamente preoccupata per l'impatto della cosiddetta legge sulla moralità, che rappresenta secondo i Paesi europei “un ulteriore attacco ai diritti e alle libertà di tutte le donne e le ragazze afghane.” L’Ambasciatore ha infine condannato la continua negazione del diritto all'istruzione per tutti, della libertà di espressione, di movimento e di lavoro, definendosi particolarmente preoccupato per le recenti molestie e minacce contro il personale femminile delle Nazioni Unite a Kabul ed esortando i Talebani ad abrogare tutte le leggi che limitano i diritti umani e a rispettare gli obblighi internazionali dell'Afghanistan in materia.
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