Aumentano le tensioni sulla possibilità di un conflitto in Sud America
Le tensioni sulla possibilità di un conflitto in Sud America sono aumentate dopo che il Venezuela ha approvato, con un referendum domenica, la proposta del suo governo di creare un nuovo Stato a Essequibo, la regione che comprende il 70% del territorio della Guyana ed è contesa da entrambi i Paesi. Lo riportano i media brasiliani. Sebbene il Brasile ufficialmente consideri improbabile il conflitto, le Forze Armate hanno già preparato uno scenario per questa possibilità e aumentato il livello di allerta nella regione, come ha detto una fonte della presidenza Lula. È stata addirittura ampliata la presenza di militari brasiliani ai due confini con Venezuela e Guyana, con veicoli blindati. “C’è ancora un altro punto di tensione, con gli Stati Uniti: Washington progetta di installare basi militari a Essequibo – sostiene il portale brasiliano G1 in un podcast – e, la settimana scorsa, ha inviato militari di alto rango del Comando meridionale delle forze armate in Guyana per discutere della sicurezza del paese. In altre parole, il Paese non sarebbe solo nella disputa”. Intanto il presidente del Venezuela, Nicolßs Maduro, strenuo alleato del Cremlino di Vladimir Putin, ha dichiarato lunedì che il paese cerca di “costruire consenso” e che “riuscirà a recuperare l’Essequibo”. Maduro, ad aprile ha ricevuto a Caracas il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, con il quale ha parlato a lungo di cooperazione strategica in vari settori, fra cui l’energia, la finanza e il commercio. Mentre in molti sostengono che da tempo le forze della Wagner sono presenti in Venezuela. Non vi sono indicazioni da parte del governo brasiliano per l’immediato avvio di un’operazione militare al confine con il Venezuela, ma uno stato di allerta e la valutazione che la diplomazia brasiliana dovrà alzare i toni per mediare la controversia: attualmente c’è una posizione di non intervenire sulla questione, si legge. Di per sé, il fatto che il Brasile sia già d’intralcio rende difficile una possibile invasione terrestre, data la neutralità del Brasile nella disputa e l’improbabilità che Maduro scelga uno scontro con il presidente Lula sulla questione. Anche così, l’incursione in Guyana dovrebbe avvenire attraverso una foresta fitta e fitta, il che rende impossibile l’avanzata delle truppe. Ma una possibilità resta e sarebbe via mare.
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