Vladimir Putin negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita
“All’ordine del giorno la situazione in Medio Oriente alla luce dell’escalation del conflitto israelo-palestinese”. Con queste poche parole l’ufficio stampa del presidente della Federazione Russa inquadra la visita di Vladimir Putin negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita, in un momento delicatissimo del vicino conflitto. E proprio “con il Regno”, in base a quanto apprende askanews, “la Russia attribuisce grande importanza al mantenimento del dialogo politico nell’interesse del mantenimento della pace e della sicurezza in Medio Oriente e Nord Africa”. L’ufficio stampa di Putin spiega che con Riad “verranno presi in considerazione l’attuale difficile situazione nella zona del conflitto israelo-palestinese e le modalità per promuovere l’allentamento della tensione. Altri temi possibili sono la risoluzione della situazione in Siria e Yemen e la garanzia della stabilità nell’area del Golfo Persico”. Ma ci sono anche molte altre voci in cima all’agenda di Putin nel Golfo, di natura geostrategica, ma anche economica ed energetica. Oltre al fatto che oggi l’assistente presidenziale Ushakov ha detto che Putin vorrà illustrare il suo punto di vista sull’Ucraina e che il coordinamento tra la Federazione Russa e l’Arabia Saudita nel quadro dell’OPEC+ è una garanzia affidabile per il mantenimento della stabilità nel mercato petrolifero globale. Putin incontrerà il principe ereditario e presidente del Consiglio dei ministri del Regno Mohammed bin Salman Al Saud: è il loro primo incontro quest’anno, ma sono stati stabiliti contatti regolari telefonicamente (hanno comunicato cinque volte nel 2023, compreso il 6 settembre). La conversazione precedente si è svolta a Riad durante la visita di stato di Putin in Arabia Saudita nell’ottobre 2019. “Si prevede di discutere le questioni relative all’ulteriore sviluppo della multiforme cooperazione bilaterale, anche nella sfera commerciale ed economica” dicono dall’ufficio stampa, tenuto conto che gli scambi commerciali tra Russia e Arabia Saudita nel periodo gennaio-settembre di quest’anno sono aumentati del 4,8% e ammontano a 1,35 miliardi di dollari. “È previsto uno scambio di opinioni sulle attuali questioni internazionali”, secondo quanto si apprende. “La Russia e l’Arabia Saudita interagiscono nel quadro dei principali formati multilaterali, tra cui l’ONU e il G20. Anche l’Arabia Saudita ha ricevuto l’invito a diventare membro a pieno titolo dei Brics a partire dal primo gennaio 2024”. Ci sono poi settori che sono stati identificati come aree promettenti per il lavoro congiunto: agricoltura, energia (tradizionale e nucleare), industria, investimenti e spazio. “Intendiamo discutere in modo sostanziale della cooperazione nel campo energetico, compresa l’interazione nel quadro dell’OPEC+. Uno stretto coordinamento russo-saudita in questo formato è una garanzia affidabile del mantenimento di una situazione stabile e prevedibile nel mercato petrolifero globale”, dicono. “Si prevede inoltre di discutere le prospettive di realizzazione del grande progetto infrastrutturale del Corridoio Internazionale di Trasporto Nord-Sud”. “La cooperazione bilaterale è ampia e fruttuosa: il tono è dato dalla stretta comunicazione tra i capi dei nostri Stati”, spiegano dall’ufficio stampa del presidente russo. Putin avrà colloqui con il presidente Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Rapporto diretto per il quale esiste anche un documento che codifica il tutto: le disposizioni della Dichiarazione sul partenariato strategico firmata nel 2018. “I leader si scambieranno opinioni sulle attuali questioni internazionali, anche alla luce dell’adesione degli Emirati Arabi Uniti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (fino alla fine dell’anno)” si apprende. Non molti sanno che gli Emirati Arabi Uniti sono il principale partner economico estero della Russia nel mondo arabo. “I leader dovrebbero rivedere in modo sostanziale gli aspetti chiave della cooperazione commerciale bilaterale, che è attualmente in aumento” viene spiegato. “Nel 2022, gli scambi commerciali hanno rinnovato il loro massimo storico e hanno raggiunto il livello record di 9 miliardi di dollari nel periodo gennaio-settembre di quest’anno (8,8 miliardi di dollari, con un aumento del 63% rispetto ai dati dello stesso periodo dell’anno scorso). Ciò è notevolmente facilitato dal lavoro attivo della Commissione intergovernativa (co-presieduta da Denis Manturov). Una componente significativa delle relazioni Russia-Emirati è la cooperazione industriale. Dalla produzione congiunta di auto premium “Aurus” alle aziende petrolifere russe Lukoil, Gazprom, Novatek, che insieme alla compagnia nazionale di Abu Dhabi Adnoc, “stanno realizzando grandi progetti comuni”. Anche gli Emirati “hanno ricevuto un invito ad aderire all’associazione Brics come membro a pieno titolo dal primo gennaio, il che apre ulteriori opportunità per approfondire l’interazione russo-emirati sulla scena mondiale”, soprattutto tenendo conto dell’imminente presidenza nel 2024 della Russia in questa associazione.
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