Banca d'Italia: 'Il Pil crescerà dello 0,8% nel 2024'

Apr 6, 2024 - 08:08
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Banca d'Italia: 'Il Pil crescerà dello 0,8% nel 2024'

Secondo le stime non corrette per i giorni lavorativi di Banca d’Italia, confrontabili con quelle del Def, il Pil crescerà dello 0,8% nel 2024, dello 0,9% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026. In base ai dati trimestrali destagionalizzati e corretti per le giornate lavorative, il Pil cresca dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026. L’attività economica beneficerebbe della ripresa della domanda estera e del potere d’acquisto delle famiglie ma condizioni di finanziamento ancora restrittive e il ridimensionamento degli incentivi all’edilizia residenziale peserebbero sugli investimenti. L’inflazione diminuirebbe nettamente nel 2024, all’1,3%, principalmente per via degli effetti della discesa dei prezzi dell’energia e dei prodotti intermedi. Il venir meno di tale fattore e l’aumento delle retribuzioni ne comporterebbero una leggera risalita nel successivo biennio, all’1,7%. Rispetto alle proiezioni pubblicate in dicembre, la crescita del Pil è pressochè invariata: gli effetti positivi di ipotesi più favorevoli su prezzi delle materie prime e tassi di interesse sarebbero in larga parte compensati dal più accentuato rallentamento dell’attività nel comparto edilizio conseguente alla progressiva rimodulazione degli incentivi alla riqualificazione energetica degli immobili. I consumi delle famiglie, dopo la forte diminuzione registrata alla fine del 2023, sarebbero tornati a crescere nel primo trimestre e continuerebbero ad aumentare in seguito a tassi lievemente superiori a quelli del Pil, beneficiando del recupero del potere d’acquisto. Gli investimenti rallenterebbero marcatamente, frenati dal rialzo dei costi di finanziamento, da condizioni più rigide di accesso al credito e dal ridimensionamento degli incentivi alla riqualificazione delle abitazioni. L’effetto di questi fattori verrebbe in parte compensato dall’impulso delle misure del Pnrr. Le esportazioni si espanderebbero in linea con l’andamento della domanda estera, mentre le importazioni crescerebbero in misura più contenuta, risentendo della debolezza della spesa per investimenti. Il saldo di conto corrente della bilancia dei pagamenti, tornato positivo già nello scorso anno, continuerebbe a migliorare, avvicinandosi al 2% in rapporto al Pil nel 2026.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv