Bruni Tedeschi, recitare è sottrarre rimanendo umani

Sep 28, 2025 - 06:21
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Bruni Tedeschi, recitare è sottrarre rimanendo umani

"Più vado avanti e più capisco che il nostro lavoro è quello di sottrarre nella recitazione, togliere il più possibile. Entrare poi, solo se possibile, in contatto con il nostro bambino interiore, ma restare comunque sempre umani, così come ho fatto io con la Duse che ho immaginato come una donna incontrata in treno". Così Valeria Bruni Tedeschi all'incontro con il pubblico al Cabalbio Film Festival parla con autentica passione del film 'Duse' di Pietro Marcello, già in concorso a Venezia, ma l'attrice è in Italia anche per presentare 'L'attachement - La tenerezza' di Carine Tardieu in sala dal 2 ottobre con No.Mad Entertainment. "Mi sono presa la responsabilità di un essere umano - aggiunge -. Ho cercato di incontrarla più come una persona appena conosciuta. Certo mi sono anche documentata, ho letto una bella biografia, le sue lettere, ma poi quello che ha contato di più è stato avvicinarmi a lei dal punto di vista dell'umanità". Cos'è il talento? "Non so cosa sia - dice scherzando la Bruni Tedeschi - forse solo il nome di una moneta. Vale a dire che attraverso certe capacità, facendo questo mestiere, si guadagnano dei soldi per andare avanti nella vita. Tutto qui". Che cosa ha imparato dalla Duse? "Il segreto che mi risuona di questo personaggio è che la ricerca della verità, sia nella vita che nel lavoro, sia la cosa più importante, che si può essere fragili e sbagliare come le capita con la figlia. Mi conforta questo essere umano pieno di difetti e di bellezza, tutta questa complessità mi intenerisce". Dalla divina Duse, la Bruni Tedeschi passa con grande disinvoltura al personaggio di Sandre, cinquantenne fiera della sua indipendenza come dei suoi molti libri, protagonista de 'L'attachement - La tenerezza' di Carine Tardieu. Il problema è che nell'appartamento di fronte al suo c'è il povero Alex (Pio Marmaï) che ha appena perso la moglie, morta durante il parto, e che ora deve gestire oltre al piccolo Elliot di sei anni anche la neonata Lucille. Che cosa accade in questa donna molto lontana, almeno apparentemente, dalle nevrosi dei personaggi tipici di Valeria Bruni Tedeschi e che gestisce una libreria specializzata nel femminismo? Accade che quella maternità e quella famiglia delle quali si è privata, forse anche per una madre troppo indipendente e radical-femminista anni Settanta (la straordinaria Marie-Christine Barrault), entrano nella sua vita da single nel modo più indiretto, attraverso la frequentazione di Alex e dei suoi due figli che le fanno intravedere una prospettiva di vita verso cui forse si sentiva impreparata. Dice l'attrice, che ha due figli adottati: "La società si sta trasformando in modo bello. Non c'è più, ad esempio, l'obbligo di avere bambini altrimenti sei giudicata male, si può vivere una sessualità libera senza vergogna e ci sono progressi anche nell'adozione ormai guardata con meno diffidenza di prima. Insomma, una famiglia allargata oggi è più normale e anche l'adozione è qualcosa anche di più allargato. Ci adottiamo gli uni con gli altri, anche con gli amici. Una mia amica a un certo punto mi ha detto: per favore adottami".

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv