Coldiretti, “la grandine devasta i campi di grano e i frutteti
“In un solo giorno si sono abbattuti sulla Penisola ben 13 eventi estremi tra nubifragi, grandinate, bombe d’acqua e bufere di vento che hanno colpito a macchia di leopardo con danni nelle città e nelle campagne”. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti, sulla base dei dati dell’European severe weather database (Eswd), in riferimento all’arrivo all’ultima ondata di maltempo che dovrebbe essere interrotta da una ondata di caldo africano nel weekend.
“Ad essere stati colpiti dal maltempo – sottolinea la Coldiretti – sono interi campi di grano pronti per la mietitura e prati pronti per lo sfalcio del fieno ma anche coltivazioni di pomodoro, mais e frutteti. La grandine che è caduta nelle campagne e nelle città come Milano è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine colpisce i frutti in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che si ripete sempre con maggiore frequenza con danni che lo scorso anno hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro solo nelle aziende assicurate secondo l’Asnacodi”.
Una anomalia che, evidenzia la Coldiretti, “ha provocato perdite all’agricoltura ma anche il turismo in una stagione particolarmente importante per i due elementi trainanti del Made in Italy”.
“L’anno 2023 – continua l’associazione – è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi negli ultimi 2 mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si palesa con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente i 6 miliardi dello scorso anno”.
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