Continua ad aumentare il ricorso all'aborto farmacologico in Italia
Continua ad aumentare il ricorso all'aborto farmacologico in Italia. Anche in seguito alla circolare 12 agosto 2020 del ministero della Salute che aggiornava le linee di indirizzo in materia, nel 2021 il mifepristone - la pillola Ru486 - con successiva somministrazione di prostaglandine è stato utilizzato nel 45,3% dei casi, rispetto al 31,9% nel 2020 al 24,9% nel 2019 e al
3,3% del 2010. Questa la fotografia scattata dalla Relazione sull'attuazione della legge 194, riferita al 2021, trasmessa al Parlamento dal ministro della Salute e pubblicata sul portale del ministero. Il ricorso all'aborto farmacologico, tuttavia, varia molto fra le Regioni: si passa dal 19,6% delle Marche al 72,5% della Liguria e 72% di Basilicata e Calabria.
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