Corte UE: il licenziamento di un dipendente di un’organizzazione cattolica per aver lasciato la Chiesa cattolica può costituire una discriminazione fondata sulla religione

Lug 10, 2025 - 09:24
Lug 16, 2025 - 09:24
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Corte UE: il licenziamento di un dipendente di un’organizzazione cattolica per aver lasciato la Chiesa cattolica può costituire una discriminazione fondata sulla religione

L’avvocato generale della Corte di Giustizia UE, in un’opinione pubblicata questa mattina, ritiene che il licenziamento di un dipendente di un’organizzazione religiosa a causa della decisione di tale dipendente di lasciare la chiesa non possa essere giustificato alla luce del diritto europeo. La direttiva UE sulla parità di trattamento in materia di occupazione, che consente a determinate condizioni, differenze di trattamento fondate sulla religione per quanto riguarda le attività professionali di chiese e organizzazioni religiose, non prevede la possibilità di licenziare un dipendente che svolga un’attività lavorativa che non richieda di essere membro di tale determinata chiesa, salvo che il dipendente non agisca apertamente in modo contrario all’etica di tale chiesa. Secondo l’avvocato generale, la direttiva sulla parità di trattamento garantisce un giusto equilibrio tra il diritto all’autonomia delle chiese e il diritto dei dipendenti a non essere oggetto di discriminazioni fondate sulla religione o sulle convinzioni personali, che è espressamente vietata nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e che corrisponde alla libertà di religione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.