Crosetto: 'L’Unione Europea è un nano politico e militare'

In un tempo come questo l’Unione europea non ha grandi chance, perché è un “nano politico” e un “nano mitare”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo a un evento a Esperienza Europa a Roma. L’Ue ha sempre fatto affidamento sugli Usa per la Difesa, ha detto Crosetto, aggiungendo che è giunto il momento di “pensare alla nostra sicurezza” e che “il 2 per cento diventa un obbligo per quest’anno e un punto di partenza” per il futuro.
“Viviamo in un’epoca che non sarà più quella delle democrazie e delle conquiste sociali, ma sarà il secolo della potenza, dove la considerazione degli Stati sarà data in base alla paura che sanno esprimere”, ha affermato Crosetto. “Stiamo vivendo un cambio di paradigma”, ha detto, spiegando che “quando cambiano gli assetti del mondo cambiano anche quelli economici e quelli sociali”. Negli ultimi anni tutti i Paesi europei “hanno pensato a come disinvestire nella difesa”, ha affermato il ministro, aggiungendo che nel frattempo “la Russia raggiungerà presto il 1,6 milioni di soldati operanti e 5 milioni di riserva”. “Non possiamo vedere che c’è un’assertività diversa da parte di tutte le grandi nazioni non democratiche”, ha dichiarato Crosetto, facendo riferimento anche al nuovo piano di riarmo e di riorganizzazione della difesa cinese.
Servirà a poco avere il 3,5 di investimenti in difesa per ogni singolo Paese, se poi non sappiamo mettere insieme queste difese in qualcosa di più ampio, secondo il ministro. Dobbiamo copiare il modello Nato, è “un passo molto semplice”, ha detto Crosetto, sottolineando che questo impegno viene ribadito da tutte le parti costantemente, ma di “passi concreti” non se ne vedono. C’è il tentativo di far dialogare insieme le industrie nazionali della difesa, ma non sono fiducioso sulla possibilità di integrarle, perché “vedo egoismi nazionali prevalere più in campo industriale che militare”.
Io non ho mai “pensato che l’Ucraina potesse vincere la guerra, non l’ho mai pensato realmente, perché è difficile che” un Paese “molto più piccolo possa vincere una guerra con qualcuno molto più grande e molto più armato”, ha dichiarato Crosetto. Tuttavia, “l’Ucraina ha vinto nel momento in cui è riuscita a difendersi e a non farsi occupare da una nazione molto più grande, con molte più armi, con molte più persone”, ha detto il ministro.
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