Custode Terra Santa, 'Non possiamo abbandonare la Siria'

Dic 19, 2024 - 06:56
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Custode Terra Santa, 'Non possiamo abbandonare la Siria'

"Non possiamo abbandonare la Siria, soprattutto in questa fase di transizione. Non dimentichiamoci mai che la missione di evangelizzazione è partita dal cristianesimo siriano, e da lì poi si è diffusa in Europa e nel mondo". E' l'appello lanciato da fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa, intervenuto in Curia a Pavia all'incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)".
Un'occasione anche per presentare in anteprima il libro "Come un pellegrinaggio. I miei giorni in Terra Santa" (Terra Santa Edizioni), che raccoglie un dialogo tra fra Patton e il giornalista Roberto Cetera, inviato in Medio Oriente per L'Osservatore Romano, con la prefazione di Papa Francesco e la postfazione di Massimo Fusarelli.
Fra Patton ha sviluppato il suo pensiero, rispondendo alle domande del teologo e scrittore Enrico Impalà. Padre Francesco ha affermato che "quanto è successo ad Aleppo, pur nella sua drammaticità, è un decimo rispetto a quello che è accaduto a Gaza". Per la questione medio-orientale, il Custode di Terra Santa ha auspicato "una soluzione politica che garantisca il diritto all'esistenza di entrambi i popoli, israeliani e palestinesi, con la riconoscenza piena dei diritti fondamentali per tutti. Ma per raggiungere tale obiettivo, serve il supporto di una comunità internazionale che sino ad ora si è mostrata inefficace, assente e codarda".
Fra Patton si è soffermato anche sulla parte spirituale e liturgica del suo ruolo in Terra Santa: "Nella notte di Natale celebrerò nella Grotta davanti alla mangiatoia: ogni volta è un'esperienza vissuta con commozione da tutti i partecipanti, così come i riti nel Santo Sepolcro. La fisicità dei luoghi santi ci trasmette la concretezza dell'incarnazione". 

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv