L’Iran conferma l’arresto di Cecilia Sala per violazione delle leggi della Repubblica islamica
L’Iran ha confermato che la giornalista Cecilia Sala si trova in stato di arresto a Teheran per aver “violato le leggi della Repubblica islamica”. Lo si apprende da una dichiarazione del ministero della Cultura iraniano, secondo cui l’arresto è avvenuto in conformità alla legge. A Sala, riferisce la nota, è stato consentito contattare i propri famigliari e il consolato. La giornalista è detenuta in isolamento nella prigione di Evin. “E’ in buona salute, è in una cella da sola, a differenza della giovane Alessia Piperno che invece era in cella con altre persone che non parlavano nessuna lingua, se non la loro ha detto la scorsa settimana il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, parlando con i cronisti in Senato. Il governo, “dal giorno in cui Cecilia Sala è stata fermata”, in Iran, “è al lavoro per cercare di riportarla in Italia. Lavoriamo in perfetta sintonia con la famiglia, ed insieme alla famiglia il governo chiede discrezione e riservatezza”, ha aggiunto. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue con costante attenzione la complessa vicenda fin dal giorno del fermo, il 19 dicembre. E si tiene in stretto collegamento con il ministro degli Esteri e con il sottosegretario Alfredo Mantovano, al fine di riportarla a casa al più presto. In una nota di palazzo Chigi, Meloni ha fatto sapere che d’accordo con i suoi genitori, l’obiettivo viene perseguito attivando tutte le possibili interlocuzioni e con la necessaria cautela, che si auspica continui a essere osservata anche dai media italiani.
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