Domani il funerale di Aleksej Navalnyj

Feb 29, 2024 - 04:40
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Domani il funerale di Aleksej Navalnyj

Il servizio funebre per Aleksej Navalnyj avrà luogo nella chiesa dell’icona della Madre di Dio a Maryino, un quartiere di Mosca, il primo marzo alle 14 ora locale. Lo ha riferito la portavoce di Navalny Kira Yarmysh. I funerali del politico si svolgeranno al cimitero di Borisov. Il dissidente russo Navalnyj è morto il 16 febbraio nella colonia penale Ik-3, a Kharp. Ufficialmente il dissidente sarebbe morto per un coagulo di sangue, ma contro il Cremlino sono giunte pesanti accuse da parte della comunità internazionali per le condizioni in cui versava in stato di detenzione. Ci sono voluti diversi giorni prima che il Comitato investigativo russo restituisse il corpo alla madre di Navalnyj, Lyudmila, un fatto che ha contribuito ad alimentare i sospetti secondo cui la morte non sarebbe avvenuta in maniera accidentale. Putin è un mafioso sanguinario, ha dichiarato Yulia Navalnaya, vedova del dissidente intervenendo nella sessione plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo. “Non si può sconfiggere Putin pensando che sia un uomo di principi, che ha una morale e delle regole. Non è così, e Aleksej lo ha capito molto tempo fa. Non avete a che fare con un politico, ma con un mafioso sanguinario. Putin è il capo di una banda criminale organizzata. Questa comprende avvelenatori e assassini, ma sono tutti solo burattini. La cosa più importante sono le persone vicine a Putin, i suoi amici, i suoi collaboratori e i custodi del denaro della mafia”, ha detto. “Voi, e tutti noi, dobbiamo combattere questa banda criminale. L’innovazione politica consiste nell’applicare i metodi di lotta alla criminalità organizzata, non la competizione politica. Non note diplomatiche, ma indagini sulle macchinazioni finanziarie. Non dichiarazioni di preoccupazione, ma ricerca degli associati alla mafia nei vostri Paesi, degli avvocati e dei finanzieri discreti che aiutano Putin e i suoi amici a nascondere il denaro”, ha aggiunto. “In questa lotta avete alleati affidabili: ci sono decine di milioni di russi che sono contro Putin, contro la guerra, contro il male che porta. Non dovete perseguitarli, al contrario, dovete lavorare con loro. Con noi. Putin deve rispondere di ciò che ha fatto al mio Paese. Putin deve rispondere di ciò che ha fatto a un Paese vicino e pacifico. E Putin deve rispondere di tutto quello che ha fatto ad Aleksej”, ha proseguito Navalnaya. “Mio marito non vedrà come sarà la bella Russia del futuro, ma noi dobbiamo vederla. E io farò del mio meglio perché il suo sogno si realizzi, perché il male cada e questo bel futuro arrivi”, ha concluso. “Da un lato, l’omicidio pubblico ha dimostrato ancora una volta a tutti che Putin è capace di tutto e che non si può negoziare con lui. Ma dall’altro lato, posso anche capire quanto tutti siano scioccati. Molti hanno la sensazione che Putin non possa essere assolutamente sconfitto. E in questa disperazione, mi chiedono: come posso aiutarvi?”, ha detto. “Aleksej era un inventore, aveva sempre nuove idee per tutto, ma soprattutto per la politica. All’inizio di giugno ci saranno le elezioni. Molti di voi faranno campagna elettorale: incontreranno gli elettori, rilasceranno interviste, gireranno spot pubblicitari. Ora immaginate che tutto questo sia impossibile. Nessuna emittente televisiva vi intervisterà. Nessun denaro al mondo può aiutarvi con uno spot. Tutti gli elettori che sono venuti agli incontri saranno arrestati insieme al candidato”, ha proseguito rivolgendosi all’Eurocamera. “Benvenuti nella Russia di Putin. Eppure Aleksej Navalnyj è riuscito a diventare il politico più famoso del Paese. È riuscito a ispirare milioni di persone con le sue idee”, ha poi aggiunto. “Come ci è riuscito? Fantasticando e sperimentando in continuazione. Non siete ammessi in Tv? Impariamo a fare video su YouTube, così tutto il Paese potrà vederli. Non ti è permesso votare? Si può escogitare una strategia di voto tattica per sottrarre seggi al partito al potere. Anche nel gulag di Putin, Aleksej riusciva a trasmettere idee per progetti che avrebbero fatto andare nel panico il Cremlino. Era l’opposto di tutto ciò che è noioso”, ha detto ancora Navalnaya. “Questa è la risposta alla domanda. Se volete davvero sconfiggere Putin, dovete diventare innovatori. E dovete smettere di essere noiosi. Non si può colpire Putin con un’altra risoluzione o un’altra serie di sanzioni che non sono diverse da quelle precedenti. Non si può sconfiggere Putin pensando che sia un uomo di principi che ha una morale e delle regole”, ha concluso.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv