Il leader Mejlis di Crimea a Euronews: nessuna decisione può essere presa senza l'Ucraina e i tatari
La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi ha lasciato molti interrogativi in tutto il mondo su quale sarà la politica estera di Washington, soprattutto per quanto riguarda l'Ucraina. La preoccupazione principale è se il piano di Trump includerà eventuali concessioni territoriali, in particolare sulla Crimea. Refat Chubarov, presidente del Mejlis dei tatari di Crimea, ha dichiarato a Euronews che qualsiasi accordo di pace a scapito delle concessioni territoriali dell'Ucraina, in particolare per quanto riguarda la Crimea, sarebbe "un'indulgenza verso l'aggressore per distruggere sia lo Stato ucraino che il popolo tataro di Crimea, perché la Russia lo percepirà come una debolezza". Poco dopo le elezioni presidenziali americane, il Mejlis - l'unico organo rappresentativo ed esecutivo autorizzato del popolo tataro di Crimea - ha rilasciato una dichiarazione sulla "inammissibilità di compromessi a scapito di concessioni territoriali da parte dell'Ucraina".
Secondo Chubarov "la Crimea è la patria del popolo indigeno dei tatari di Crimeae parte integrante dello Stato ucraino" e che nessuna decisione può essere presa in suo nome, né ora né mai.
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