I ministri degli Esteri del G7 hanno ribadito collettivamente il diritto all’autodifesa di Israele
I ministri degli Esteri del G7 hanno ribadito collettivamente il diritto all’autodifesa di Israele, condannato l’organizzazione islamista palestinese Hamas e chiesto collettivamente una “pausa umanitaria” dalle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, per facilitare la distribuzione degli aiuti umanitari alla popolazione civile, stremata da un mese di bombardamenti. La presa di posizione comune è contenuta nella dichiarazione conclusiva dell’incontro tra i ministri del G7 a Tokyo, in Giappone. Il comunicato chiede anche la liberazione immediata degli ostaggi catturati da Hamas durante l’attacco a Israele del 7 ottobre scorso, ed evidenzia la necessità di “un’azione urgente” più incisiva per rispondere alla crisi, anche attraverso l’apertura di un corridoio umanitario. Nella dichiarazione, i ministri condannano anche i crescenti casi di “violenza estremista dei coloni (israeliani)” contro i civili palestinesi, che i ministri del G7 definiscono “inaccettabile”. Il comunicato rafforza la pressione internazionale su Israele affinché metta in pausa l’offensiva che ha causato la morte di più di 10.000 civili in quattro settimane, pur ribadendo la ferma e inflessibile condanna degli attacchi di Hamas e il diritto di Tel Aviv di agire per difendere lo stato israeliano e i suoi cittadini.
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