Il 23 per cento delle imprese in Sardegna sono femminili

Jan 29, 2024 - 04:59
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Il 23 per cento delle imprese in Sardegna sono femminili

Il 23 per cento delle imprese in Sardegna sono femminili, una su cinque guidata da una donna. Sono imprese dinamiche, flessibili, innovative, digitali, giovani e multiculturali. Le donne sarde prediligono l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego, perché meglio si adattano alle esigenze di conciliazione vita-lavoro. È quanto emerso nel corso del convegno “Imprenditoria femminile, tra crisi e rinascita. Strumenti per lo sviluppo”, organizzato dal Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Cagliari – Oristano e che si è tenuto ieri a Cagliari. All’incontro, moderato dalla giornalista Carmina Conte, sono intervenuti rappresentanti del mondo del lavoro e dell’impresa, esperti dell’Università e di politiche di genere. “Questo nuovo incontro promosso da Cif – ha detto Daniela Schirru , presidente del Cif – ha confermato come, negli ultimi 20 anni, in Sardegna sia aumentata la presenza delle donne nel mondo del lavoro, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Le donne si occupano prevalentemente di servizi alla persona, settore nel quale quasi 60 imprese su 100 sono guidate da imprenditrici”. “Molte imprese femminili gestiscono il delicato campo dell’assistenza sociale, tante sono specializzate nell’abbigliamento e calzature, nella ristorazione, nell’agricoltura e nella cultura. C’è ancora tanto da fare, occorre intervenire per promuovere un cambiamento sociale di livello sistemico e complessivo e favorire la cultura imprenditoriale delle donne quale componente fondamentale del tessuto economico e sociale del nostro territorio. Le imprese sarde – ha detto ancora Schirru nella sua relazione di apertura dei lavori – hanno dimensioni micro e questo agevola la presenza di imprese di donne. Peraltro, l’andamento dell’imprenditoria femminile rappresenta la cartina di tornasole rispetto al più ampio tema del raggiungimento della parità di genere tra uomo e donna. Il nostro impegno – ha concluso – è quello di creare e far funzionare una rete stabile tra le istituzioni, gli esperti in materia e le associazioni di categoria”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv