Il cambiamento demografico dovrebbe fare calare i consumi almeno del 2% con punte del 10% nel Mezzogiorno

Feb 21, 2024 - 05:20
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Il cambiamento demografico dovrebbe fare calare i consumi almeno del 2% con punte del 10% nel Mezzogiorno

Il cambiamento demografico dovrebbe fare calare i consumi almeno del 2% con punte del 10% nel Mezzogiorno. E la solo componente dell’immigrazione può far poco, va “conciliata con altre azioni”. A segnalare il rischio è il past president dell’Istat Gian Carlo Blangiardo durante il suo intervento al convegno “Consumi e scenari nell’Italia che cambia” organizzato da Italgrob a Beer and food attraction, il salone di Italian exhibition group in corso a Rimini. Sui consumi fuori casa i dati “ci restituiscono una situazione problematica con parecchi punti critici. La natalità continua a diminuire e ha delle conseguenze immeditate. La componente economica avrà un impoverimento in termine di popolazione lavorativa e si rischia una perdita di centinaia di miliardi di Pil”. Tuttavia, prosegue, ci sono “anche delle opportunità, riuscire a cogliere il cambiamento è la grande sfida”. Dunque “invertire le tendenze è possibile ma si deve agire in maniera tempestiva, efficace e con una chiamata alla armi di tutti. Non è solo il governo che deve muoversi, anche gli ambiti territoriali, gli enti territoriali, il mondo imprenditoriale e il privato sociale”. Anche l’immigrazione, aggiunge, è “un contributo importante, a partire da natalità e forza lavoro. Ma non è la soluzione, il contributo dell’immigrazione va conciliato con altre azioni”. Per esempio “consumano più i giovani single e le coppie giovani rispetto ad anziani single e in coppia”, occorre poi “agire sulle famiglie con figli”. La ricetta passa dunque per rilancio della natalità, immigrazione regolata e “diversamente giovani” che devono avere la possibilità di restare produttivi.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv