Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah: 'Pronti al martirio'

Nov 3, 2023 - 17:10
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Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah: 'Pronti al martirio'

Le vittime di Gaza sono "tutti martiri, si stanno muovendo verso un altro mondo enunciato dai profeti, ora sono lì dove non ci sono dittature e non ci sono sionisti". Lo ha detto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un discorso pubblico pronunciato da una località non meglio precisata e trasmesso in diretta tv in occasione della 'Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme', in riferimento ai circa 60 combattenti di Hezbollah uccisi dall'8 ottobre a oggi negli scontri con l'esercito israeliano nel sud del Libano. Migliaia di persone nelle piazze in Libano e anche in Iraq, così come in tutti i luoghi pubblici dei territori palestinesi, hanno ascoltato il discorso. Le immagini della gente assiepata che ascolta in silenzio vengono rimandate dalla tv al Manar di Hezbollah alternate a quelle del leader che parla.

 "La nostra battaglia è pienamente legittima, dal punto di vista legale e religioso, contro l'occupante sionista", ha proseguito Nasrallah, che ha ricordato che "la sofferenza del popolo palestinese in questi decenni è stata grande", soprattutto ora che in Israele "c'è un governo di destra che sta violando i diritti umani". Per il leader degli Hezbollah prima del 7 ottobre "sul fronte palestinese vi erano quattro questioni urgenti". "Le migliaia di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane; la questione della moschea di al Aqsa a Gerusalemme; l'assedio di Gaza per quasi vent'anni; i pericoli che incombono sulla Cisgiordania, compresi gli insediamenti israeliani, le uccisioni e gli arresti quotidiani. Tutti questi problemi - ha detto Nasrallah - erano pressanti per i palestinesi e la loro resistenza prima del 7 ottobre". 

"Alcuni si aspettavano che io oggi annunciassi la guerra. Ma siamo in guerra dall'8 ottobre", ha continuato Nasrallah, in riferimento all'inizio delle ostilità tra Hezbollah e Israele l'8 ottobre scorso. "Il nostro dovere è dare tutto, credere in questa chiamata, siamo pronti al sacrificio, a dare tutto", ha aggiunto. "A Gaza si sta combattendo una battaglia decisiva, come non è mai stata combattuta finora", ha sottolineato. L'operazione "sacra e grande" del 7 ottobre è stata frutto di "una decisione presa al 100% dai palestinesi. La decisione non è stata condivisa con altre fazioni della resistenza islamica. Loro hanno deciso ed eseguito", ha precisato il leader di Hezbollah. Questa operazione, ha proseguito, "ha mostrato come non è mai accaduto prima tutta la debolezza e la fragilità di Israele... Israele è una entità che sta tremando. Gli Stati Uniti devono essere considerati responsabili per i crimini perpetrati da Israele a Gaza".

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv