Il Papa: il Giubileo, speranza per l’umanità in crisi

Il Giubileo, “messaggio di speranza" per l’umanità provata da crisi e guerre. La “grazia” dell’Anno Santo, “tempo di rinascita spirituale, di perdono e di liberazione sociale” da non soffocare con l’organizzazione e le tante cose da fare. I cantieri a Roma, un “disagio” per residenti e turisti, ma al contempo “segno che Roma è viva”, “si rinnova” e “cerca di adattarsi alle esigenze, per essere più accogliente”. Spiritualità e attualità, in vista dell’apertura del Giubileo della speranza, si intrecciano nella preghiera che Francesco rivolge alla Madonna rappresentata dalla imponente e storica statua in Piazza Mignanelli, a pochi metri da Piazza di Spagna. Anche quest’anno per la Solennità della Immacolata, il Papa è tornato ai piedi della Vergine, alla quale lui, come altri Pontefici nel passato da Giovanni XXIII in poi, non ha mai fatto mancare il suo omaggio. Neanche durante le dure restrizioni per la pandemia di Covid-19, quando aveva preferito recarsi all’alba nella centralissima piazza romana, fulcro dello shopping di lusso, per evitare assembramenti. Circondato dalla folla di malati, in prima fila con plaid e copertine, da fedeli e passanti, tutti sotto gli ombrelli o con le mantelline, il Papa viene accolto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, arrivato un’ora prima, e dal vicario Baldo Reina, creato cardinale nel Concistoro di ieri in San Pietro (con lui qualche battuta sul fatto che è la sua ‘prima Immacolata’), Papa Francesco porta oggi un omaggio floreale al monumento mariano realizzato dall’architetto Luigi Poletti e dallo scultore Giuseppe Obici, in onore del dogma proclamato da Pio IX. Un grande mazzo di rose bianche, quello che il Papa, con l'ausilio di due gentiluomini di Sua Santità, depone ai piedi della colonna, accanto alle corone di Acli, Unitalsi e altre associazioni già sistemate lungo tutta la giornata. La pioggia scende intanto leggera sulla piazza. Oltre al sindaco e al vicario, ci sono i cardinali Luis Antonio Tagle e Angelo Comastri, il sostituto Edgar Peña Parra, l’ambasciatrice della Spagna presso la Santa Sede, María Isabel Celaá Diéguez, a cui il Papa rivolge un saluto, poi volontari, forze dell’ordine, famiglie, anziani.
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