Il Parlamento spagnolo accusa Meta di spiare gli utenti con un meccanismo segreto

Nov 22, 2025 - 00:13
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Il Parlamento spagnolo accusa Meta di spiare gli utenti con un meccanismo segreto

Il Parlamento spagnolo aprirà un’indagine contro il gigante tecnologico Meta per sospetta violazione della privacy degli utenti dei social network Facebook e Instagram. Lo ha annunciato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, aggiungendo che l’indagine è stata avviata in seguito a uno studio internazionale che ha scoperto che Meta utilizza un meccanismo nascosto per monitorare l’attività degli utenti con sistemi operativi Android. “In Spagna, la legge è al di sopra di qualsiasi algoritmo o piattaforma tecnologica. Chi viola i nostri diritti ne subirà le conseguenze”, ha dichiarato Sanchez intervenendo alla conferenza Metafuturo, presso l’Ateneo di Madrid, secondo quanto riporta El Mundo. L’azienda, guidata da Mark Zuckerberg e proprietaria di Instagram, WhatsApp e Facebook, sarà indagata dalla Commissione per gli affari economici e la trasformazione digitale del parlamento spagnolo, a seguito di un’inchiesta internazionale condotta da Spagna, Belgio e Paesi Bassi, secondo cui Meta ha utilizzato per quasi un anno un meccanismo nascosto per tracciare l’attività web degli utenti Android. Sanchez ha poi annunciato un’offensiva normativa senza precedenti per porre fine a quello che ha definito un “territorio senza legge” sui social media. Con un messaggio diretto e incisivo, scrive ancora El Mundo, il primo ministro spagnolo, ha affermato che è necessario porre un freno all'”impunità” delle Big Tech, che ha accusato di agire come se fossero “al di sopra del bene e del male”. L’obiettivo del governo è combattere la disinformazione, l’incitamento all’odio, le violazioni della privacy e la mancanza di protezione dei minori sulle piattaforme digitali. Il governo prevede di approvare un pacchetto “ambizioso” di misure nella prima metà del 2026, che includerà nuove leggi e regolamenti volti a rafforzare il controllo sulle aziende proprietarie dei social network. Secondo Sanchez, queste piattaforme sono ormai simili a “uno Stato fallito che dobbiamo rifondare”, il che richiede un intervento deciso.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv