Il Partito comunista cinese espelle gli ex ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe
Il Partito comunista cinese ha espulso dai suoi ranghi gli ex ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe, entrambi accusati di corruzione. Lo riferisce oggi, 27 giugno, l’emittente televisiva di Stato “Cctv”. Li era stato rimosso dall’incarico nell’ottobre dello scorso anno senza alcuna spiegazione ufficiale, dopo essere sparito dalla scena pubblica per due mesi. L'ambasciatore belga De Bauw a Nova: "Innovazione sia volano per aumentare gli investimenti reciproci" Il suo licenziamento rientrava nel quadro di più ampie purghe ai vertici militari: nell’agosto precedente, per esempio, erano stati allontanati anche due generali, Wang Houbin e Xu Xisheng, alla guida della Forza missilistica dell’Esercito di liberazione popolare, anche in questo caso senza alcuna motivazione pubblica. Ora si ha per la prima volta conferma che i problemi di Li e Wei erano legati a casi di corruzione. Entrambi gli ex ministri erano membri della Commissione militare centrale (Cmc) del Partito comunista, guidata dal presidente Xi Jinping in persona. Secondo “Cctv”, su Li sarebbe stata aperta un’inchiesta militare interna lo scorso 31 agosto – due giorni dopo la sua ultima apparizione pubblica – per “serie violazioni della disciplina e della legge del partito”. Stando ai risultati dell’indagine della Commissione per l’ispezione disciplinare della Cmc, il generale avrebbe perseguito “benefici personali” per se stesso e per altre persone, ricevendo “grosse somme di denaro” in tangenti, “tradendo la sua missione originaria” e “perdendo i principi dello spirito di partito”. Le sue azioni, continua l’emittente, “hanno macchiato gravemente l’ambiente politico e industriale del settore degli equipaggiamenti militari, causando significativi danni alla causa del partito, allo sviluppo della difesa nazionale e all’immagine della dirigenza”. Wei, che ha preceduto Li alla guida del ministero della Difesa tra il 2018 e il 2023, è stato raggiunto da simili accuse, inclusa quella di aver intascato tangenti. Entrambi i casi, sottolinea “Cctv”, sono stati trasmessi alla procura militare: sia Li che Wei sono stati anche privati dei gradi militari. Le accuse, in ogni caso, sembrano riferirsi ad attività corruttive avvenute in particolare durante l’approvvigionamento della Forza missilistica, unità dell’esercito che Xi ha promesso di “modernizzare” e di rendere di “livello mondiale”. Prima di diventare ministro della Difesa, in effetti, Li aveva guidato per cinque anni il Dipartimento di sviluppo dell’equipaggiamento dell’Esercito popolare di liberazione, mentre Wei era stato il primo comandante della Forza missilistica nel 2015.
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