Il premier britannico Starmer evoca un patto militare tra Regno Unito e Unione europea, 'complementare alla Nato'
Un patto di sicurezza rafforzato fra il Regno Unito e l'Ue, visto però come strumento "complementare" alla Nato e non come alternativa al legame transatlantico, confermato come pilastro geopolitico di Londra. Lo ha evocato oggi il nuovo premier britannico Keir Starmer, laburista moderato, a margine del vertice dei 75 anni della Nato di Washington, confermando l'impegno elettorale delineato al riguardo dal suo partito: partito che insiste a escludere qualsiasi rimessa in discussione della Brexit, ma punta comunque ad accordi settoriali privilegiati con Bruxelles, a cominciare proprio dalla difesa e dal comparto militare. "Io penso che ci sia margine per un miglioramento significativo delle nostre relazioni con l'Ue sulla difesa e la sicurezza e che sia un target molto importante" nello scenario conflittuale globale attuale, ha sottolineano Starmer. Non senza ribadire parallelamente la politica di piena continuità del suo governo rispetto alla precedente amministrazione Tory sia sull'impegno ad aumentare ulteriormente le spese militari britanniche fino al 2,5 del Pil (quindi oltre il livello minimo del 2% concordato anni fa in sede Nato e già superato da Londra), sia sulla linea dura nel sostegno bellico all'Ucraina contro la Russia. A conferma della volontà di dar vita a una partnership militare ad hoc con l'Ue - obiettivo che secondo alcuni media ha a che fare anche con i timori condivisi con gli alleati europei sul rischio di relazioni più complicate con gli Usa in caso di ritorno di Donald Trump alla presidenza a novembre - Starmer ha portato con sé al summit dell'Alleanza Atlantica di Washington non solo i neoministri di Esteri e Difesa, David Lammy e John Healey, ma pure il ministro senza portafoglio e Paymaster General, Nick Thomas-Symonds, membro del suo ufficio di gabinetto delegato nello specifico agli Affari Costituzionali e ai Rapporti Europei.
Qual è la tua reazione a questa notizia?