Il premier dell’Est della Libia: Italia dialoghi con noi sui migranti, inutile negoziare solo con Tripoli
Osama Hammad, premier del governo orientale della Libia sostenuto dalla Camera dei rappresentanti di Bengasi, ha chiesto al governo italiano di “impegnarsi in un dialogo formale” con il suo esecutivo “se intende affrontare il problema dell’immigrazione illegale”. Lo riferisce l’emittente libica “Libya Alahrar”, secondo cui Hammad ha aggiunto: “Negoziare solo con il governo di Tripoli, il cui mandato è scaduto, non produrrà risultati”. In base ai dati più recenti del ministero dell’Interno italiano, dall’inizio del 2025 al 3 ottobre sono sbarcati in Italia 51.855 migranti via mare, un numero quasi identico a quello del 2024 ma in calo del 58 per cento rispetto al 2023. Secondo quanto appreso da “Agenzia Nova”, la Libia (e in particolare la parte occidentale del Paese) si conferma di gran lunga il principale punto di partenza, con 45.655 persone salpate, pari all’88 per cento del totale e in aumento del 46 per cento rispetto all’anno scorso. A questi si aggiungono gli oltre 10 mila migranti sbarcati in Grecia e salpati dalla Libia orientale. Attualmente la Libia resta divisa tra due governi rivali: da una parte c’è il Governo transitorio di unità nazionale (Gun) con sede a Tripoli, guidato dal primo ministro Abdulhamid Dabaiba, leader di una delle più potenti famiglie della città di Misurata, e tecnicamente riconosciuto dalle Nazioni Unite; dall’altra c’è l’esecutivo parallelo del premier Hammad, legato alle forze del generale Khalifa Haftar e al suo potente Esercito nazionale libico (Enl). L’82enne “feldmaresciallo” della Cirenaica (massimo grado militare, equivalente a un generale a cinque stelle) ha peraltro da poco nominato altri due suoi figli, Saddam e Khaled, rispettivamente vice comandante del Comando generale e capo di Stato maggiore dell’Enl: un atto formale che sancisce una successione già decisa nei fatti da tempo. Da parte loro, le Nazioni Unite, tramite l’inviata Hannah Tetteh, hanno lanciato in estate una “road map” per arrivare a elezioni nazionali entro 12-18 mesi.
Qual è la tua reazione a questa notizia?