Madagascar: i ribelli annunciano di avere il controllo delle forze armate ma negano golpe
Il Corpo d’armata del personale e dei servizi amministrativi e tecnici (Capsat), il reparto dell’esercito del Madagascar che si è schierato ieri dalla parte dei manifestanti contro il presidente Andry Rajoelina, ha annunciato di avere il controllo delle forze armate nazionali. “D’ora in avanti, tutti gli ordini delle forze malgasce, di terra, d’aria e di mare, saranno emanati dal quartier generale del Capsat”, hanno annunciato ufficiali del reparto in una dichiarazione video diffusa sui social media. La base del Capsat, situata alla periferia di Antananarivo, aveva già svolto un ruolo chiave nella rivolta del 2009, che portò al potere l’allora sindaco della capitale Rajoelina. Nel pomeriggio, l’ufficiale del Capsat Mickael Randrianirina, ora alla guida del movimento di protesta, ha negato al settimanale “Jeune Afrique” che quello in corso sia un colpo di Stato, come denunciato in mattinata da Rajeolina. “Questo non è un colpo di Stato”, ha dichiarato il colonnello, precisando di essere “solo un semplice ufficiale”. “L’esercito ha risposto all’appello del popolo malgascio. Il potere appartiene al popolo, non a me. Il caos attuale non è stato provocato dall’esercito, ma dai dirigenti di questo Paese”, ha aggiunto. Interrogato su eventuali contatti con il collettivo Madagascar Gen Z, il movimento protagonista delle proteste, Randrianirina ha negato qualsiasi legame: “Non discuto con gruppi o movimenti politici”. In serata è prevista una nuova manifestazione nella capitale, mentre è in corso una cerimonia funebre per un soldato ucciso durante le proteste di ieri, in un clima di crescente tensione politica e militare nel Paese. L’ufficio permanente del Senato del Madagascar ha annunciato la destituzione del generale Richard Ravalomanana, presidente della Camera alta del parlamento, motivando la decisione con la necessità di “preservare l’interesse superiore della nazione” e garantire la stabilità istituzionale, dopo che questa mattina il capo dello Stato ha denunciato un golpe in corso. “Il generale Ravalomanana non assume più alcuna responsabilità nella gestione del Senato”, si legge nel comunicato, nel quale i senatori ribadiscono la volontà di “rispettare le leggi in vigore e di operare per la pace e l’unità nazionale”. La decisione, giunta in un contesto di forte tensione politica e di movimenti all’interno dell’esercito, potrebbe avere rilevanti conseguenze costituzionali. In base alla Carta fondamentale, infatti, il presidente del Senato è chiamato a garantire l’interim della presidenza della Repubblica in caso di vacanza del potere. Se anche tale figura risultasse vacante, la Costituzione prevede che sia il governo ad assicurare l’interim “in modo collegiale”. La misura è stata annunciata mentre, ad Antananarivo, una parte delle forze armate si è unita ai manifestanti che da giorni protestano contro il governo, alimentando l’incertezza politica nel Paese.
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