Il premio Amiche della Terra delle Donne Coldiretti, le vincitrici
Forza, caparbietà, managerialità, sostenibilità. Creatività, multifunzionalità: sono le caratteristiche delle imprese guidate da donne. Un esercito che oggi rappresenta il 30% delle aziende agricole e che è sempre più valorizzato in Coldiretti dove cresce anche la presenza delle donne nelle posizioni di vertice. L’occasione per accendere i riflettori sul ruolo delle imprese in rosa è stata l’assegnazione dei riconoscimenti alle imprenditrici che si sono maggiormente distinte. Si è svolta infatti il 13 novembre la seconda edizione del Premio “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo” organizzata da Donne Coldiretti con, tra gli altri, la responsabile Mariafrancesca Serra, il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini e il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, dei ministri del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini (da remoto) e della reggente del Maxxi, Emanuela Bruni. Gesmundo che ha aperto i lavori ha sottolineato l’importanza della multifunzionalità, fortemente voluta da Coldiretti, che consente alle imprese di affiancare all’attività primaria i servizi senza che il titolare perda la qualifica di imprenditore agricolo. Il segretario generale ha avuto parole di ammirazione per le donne premiate per l’impegno in attività che spaziano dal wellness nei campi all’accoglienza di extra comunitari. E ha sottolineato la valenza dell’agricoltura sociale per la capacità di inclusione socio economica delle persone più fragili. Prandini ha affermato che è fondamentale il ruolo delle donne e ha elogiato “lo straordinario coraggio delle nostre imprenditrici”. Ha evidenziato la funzione importante che le coltivatrici svolgono nel campo dell’educazione alimentari per favorire così corretti stili di vita. Le donne – ha aggiunto – si rafforzano in tutti i campi e oggi sono, per esempio, alla guida di grandi e importanti aziende vitivinicole, ma anche del florovivaismo, un settore strategico per arricchire il territorio, perché “una pianta fa la differenza”. Le donne, secondo Prandini, sono sempre più protagoniste della scena agricola dove portano innovazione, sostenibilità e passione. Ha poi aggiunto che il profilo “delle nostre imprenditrici è molto alto: il 25% di loro ha una laurea e il 50% associa all’attività primaria tante altre attività come agriturismo, agriasili, fattorie didattiche, agri cosmesi e una particolare attenzione al sociale”. “Siamo donne forti, visionarie – ha aggiunto Mariafrancesca Serra – creiamo business e siamo pronte ad affrontare le difficoltà, le nostre storie rendono viva l’Italia. In un settore spesso considerato prerogativa maschile – ha aggiunto – è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile siano le più resilienti, capaci di scommettere e vincere difficili sfide imprenditoriali dimostrando di possedere grandi capacità gestionali”. E sono tutti interessanti e a volte anche emotivamente coinvolgenti i racconti delle imprenditrici salite sul podio. Per la categoria “Donne e futuro” spicca Sara Manganone, della Val D’Aosta, che con determinazione ha riacceso la passione per il vigneto di famiglia abbandonato da decenni, creando la prima eco-rotaia al 100% sostenibile per raggiungere i ripidi terrazzamenti e coltivare anche nelle aree più impervie. Un’innovazione green che favorisce l’ambiente e supporta il lavoro agricolo nelle zone marginali. Per la categoria “Cambio vita” premiata la lombarda Doris Begnozzi, che ha trasformato una crisi lavorativa in un’opportunità di rinascita. Doris stressata dai ritmi frenetici della vita cittadina ha deciso di mollare tutto e dopo il covid, si è rimessa in gioco. Da esperta di marketing si è trasformata in contadina aprendo da zero un’azienda agricola per inseguire la sua passione: quella per le piante e per i fiori. La sua è una vera e propria serra zen, luogo di rinascita e inclusione, dove bambini e adulti scoprono la magia della natura attraverso eventi e laboratori sensoriali imparando a prendersi cura dell’ambiente che li circonda, delle piante e del proprio tempo. Per “Donne per il sociale” una storia encomiabile quella di Stefania Mazzotta, imprenditrice calabrese e madre di quattro figli, che dal 2019 dedica il suo lavoro all’inclusione dei migranti contrastando la piaga del caporalato. Stefania ha lanciato un progetto di agricoltura sociale per accogliere giovani provenienti da percorsi di vita difficili. Il suo è un racconto di inclusione e dignità, volto a combattere disuguaglianze che affliggono chi nasce in contesti svantaggiati. Nella categoria “Donne e Made in Italy” il caso di successo di Teresa Diomede che ha portato la sua uva sulle tavole internazionali, unendo la tradizione con una visione imprenditoriale che guarda al futuro. Grazie alla sua tenacia e alla sua squadra di 35 collaboratrici, per lo più donne, Teresa continua a promuovere il vero made in Italy all’estero, non solo con il prodotto ma anche con i valori della terra che rappresenta. Per “Educazione alla Campagna Amica” ha vinto il progetto di Flavia Sbrolli anche per il grande impegno verso le nuove generazioni. L’imprenditrice umbra ha creato un ponte tra passato e futuro con un percorso educativo per bambini che li guida in un viaggio sensoriale alla scoperta delle erbe tintorie e della sostenibilità e li prepara a diventare consumatori consapevoli di domani. Nella categoria “Creatività” spicca Gloria Merli, dell’Emilia-Romagna, che ha trasformato la sua passione per gli alpaca in un’attività unica nelle campagne piacentine, dove con creatività trasforma la lana in abiti e accessori artigianali. La sua inventiva sottolinea come la moda possa nascere dalla semplicità e dall’amore per l’ambiente. Gloria con fantasia, estro e manualità trasforma in abiti e accessori quello che i profani della moda hanno sempre chiamato semplicemente gomitolo. Per “Agriwellness” una vera innovazione quella di Valentina Galesso del Veneto. Trasformare il proprio prodotto in elisir di bellezza e salute è la nuova sfida imprenditoriale. Valentina ha trasformato la sua tenuta in un rifugio di benessere, dove la lavanda e le donne si fondono in un’esperienza unica di cura e rinascita. Attraverso un percorso, ispirato ai cammini dei Templari, nel suo labirinto di lavanda più grande d’Italia, offre un viaggio per ritrovare il proprio io, riscoprendo la bellezza e la serenità nella connessione con la natura. Nella categoria “Agricoltura eroica” una sfida forte: riscoprire la cultura locale, i tesori delle aree rurali, contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi e far conoscere la biodiversità attraverso i prodotti tipici. Lo sa bene la toscana Barbara Conti, che ha vinto nella categoria “Agricoltura eroica” grazie al suo virtuoso progetto di valorizzazione del patrimonio agricolo. Con determinazione e amore per la sua terra Barbara ha fatto letteralmente rinascere un piccolo borgo, di sole 30 anime, che stava scomparendo. La sua agri-gelateria a km0, infatti, è diventata una vera e propria calamita attrattiva per grandi e piccini, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e la voglia di resilienza. L’impegno delle Donne Coldiretti è forte anche sul delicato tema della violenza su cui sono scese in campo con numerose iniziative. E anche nella giornata dedicata ai premi non hanno voluto dimenticare quella che nel nostro Paese continua a essere una vera emergenza. Un premio speciale “Melodie contro la violenza “ è stato assegnato a a Chiara Luppi, cantautrice padovana scelta dalla indimenticabile Raffaella Carrà come finalista di The Voice, programma cult della Rai e nella top ten di “Sanremo giovani” ora impegnata in musical internazionali. Chiara è da sempre vicina alle donne Coldiretti attraverso importanti iniziative di raccolta fondi. Con i suoi concerti ha sostenuto diversi progetti di aiuto al suo territorio. Ha, infatti, abbracciato la causa della riforestazione dei boschi veneti atterrati dalla tempesta Vaia e oggi è un’assidua frequentatrice dei mercati di Campagna Amica come testimonial per la promozione dei “prodotti gentili” il cui ricavato viene destinato alle associazioni che si occupano dell’inserimento nel mondo del lavoro delle donne vittime di violenza. All’incontro hanno partecipato noti personaggi dello spettacolo impegnati nel promuovere l’agricoltura come Massimiliano Ossini, Anna Falchi ed Elisa Isoardi che ha condotto brillantemente l’iniziativa.
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