Italia e Agenda 2030: Il percorso verso la sostenibilità a metà strada
L'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è un viaggio impegnativo che richiede azioni immediate e concrete. L'Italia, a metà di questo percorso, si trova ad affrontare sfide significative nel rispetto degli impegni assunti presso l'ONU nel 2015. Secondo l'ottavo Rapporto dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato di recente, il Paese mostra ritardi evidenti e un rischio reale di non raggiungere gli obiettivi stabiliti.
I dati presentati nel rapporto sottolineano una situazione complessa: mentre alcuni obiettivi registrano lievi miglioramenti, altri mostrano un peggioramento, evidenziando un quadro variegato e disomogeneo. Ciò solleva un campanello d'allarme sulla mancanza di un impegno collettivo e coordinato verso la sostenibilità, una mancanza di prospettiva d'insieme nelle politiche pubbliche.
Il direttore scientifico dell'ASviS, Enrico Giovannini, sottolinea la necessità di trasformare le promesse in azioni tangibili, indicando come la mancanza di un impegno corale abbia condotto il Paese verso uno sviluppo insostenibile. Questa condizione è visibile anche nell'opinione pubblica italiana, come confermato dalle analisi contenute nel rapporto.
Esaminando le quattro dimensioni dello sviluppo sostenibile in Italia, emergono criticità significative. La dimensione sociale evidenzia un aumento della povertà, delle disuguaglianze e dei tassi di abbandono scolastico e disoccupazione giovanile. Sul fronte ambientale, si registrano perdite dai sistemi idrici, una protezione limitata delle aree terrestri e marine, e un uso ancora limitato di energie rinnovabili. La dimensione economica mostra segnali di crescita debole e persiste una forte componente di lavoro irregolare. Infine, la dimensione istituzionale evidenzia una diminuzione di alcuni reati, ma un aumento significativo dei reati informatici e un sovraffollamento carcerario in crescita negli ultimi anni.
L'ASviS ha avanzato proposte concrete per rafforzare la sostenibilità nelle politiche e accelerare il cammino verso l'Agenda 2030. Tra queste, la creazione di un Piano di Accelerazione, affidato alla Presidenza del Consiglio, coinvolgendo attivamente la società civile e gli enti territoriali. È fondamentale anche implementare una nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, inclusa una valutazione sistematica delle politiche rispetto agli Obiettivi dell'Agenda 2030, integrando il concetto di giustizia intergenerazionale nella valutazione stessa.
È evidente che l'Italia non è sola in questa sfida; numerosi paesi si trovano sulla stessa barca. Tuttavia, è imperativo agire rapidamente e con determinazione per invertire la rotta verso uno sviluppo sostenibile. La strada è ancora lunga, ma il tempo per agire è adesso. Sono necessari sforzi congiunti e una leadership forte per trasformare le parole in azioni e garantire un futuro sostenibile per tutti.
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