Italia oltre la media Ue per povertà e disuguaglianza, ma in salute e sicurezza va meglio
Secondo il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile 2024 dell’Istat, l’Italia presenta condizioni economiche peggiori rispetto alla media europea. Il rischio di povertà e le disuguaglianze di reddito restano più elevati rispetto all’Ue, segnalando un divario persistente nel benessere economico. Tuttavia, il nostro Paese mostra risultati migliori per quanto riguarda il costo delle abitazioni, la deprivazione materiale e la difficoltà ad arrivare a fine mese. Anche sul piano della salute e della sicurezza l’Italia si distingue positivamente: la speranza di vita è tra le più alte d’Europa e il tasso di omicidi tra i più bassi. Permangono invece forti criticità nel mercato del lavoro, con un livello di occupazione inferiore alla media europea, in particolare tra le donne e nei lavori part-time involontari. In ritardo anche istruzione e formazione, con una minore quota di laureati e diplomati rispetto agli altri Paesi Ue. Sul fronte dell’innovazione e della ricerca, l’Italia continua a investire meno rispetto alla media europea e conta una percentuale più bassa di lavoratori qualificati nelle professioni scientifiche e tecnologiche.
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