La Tunisia proroga decreto su razionalizzazione dell'uso dell'acqua
La Tunisia ha prorogato fino a nuovo avviso le misure relative all' "emergenza idrica", dichiarata nel mese di marzo, che prevedevano una razionalizzazione dell'utilizzo dell'acqua potabile fino al 30 settembre. Lo ha reso noto, sul proprio sito, il ministero dell'Agricoltura di Tunisi, ricordando dunque che valgono ancora le misure di razionamento dell'acqua in agricoltura, il divieto dell'uso dell'acqua potabile per lavare le auto, irrigare le aree verdi e pulire strade e luoghi pubblici. Sono previste pene severe per chi viola tali divieti.
"La Tunisia deve migliorare la gestione dell'acqua e garantire l'accesso all'acqua potabile a tutti i cittadini", ha ricordato il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, Pedro Arrojo-Agudo, nel suo intervento online nell'ambito di un seminario organizzato sulla crisi idrica in Tunisia, riportato dall'agenzia Tap. Arrojo-Agudo ha sottolineato inoltre in senso negativo lo sfruttamento eccessivo delle acque sotterranee, lo stato delle infrastrutture e altri aspetti che riflettono i limiti della governance dell'acqua in Tunisia.
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