Le borse di studio Erasmus+ non devono essere considerate ai fini del calcolo dell'imposta sul reddito del genitore di uno studente beneficiario.
Le borse di studio Erasmus+ non devono essere considerate ai fini del calcolo dell'imposta sul reddito del genitore di uno studente beneficiario. È quanto ha stabilito questa mattina la Corte di giustizia europea, secondo cui l’inclusione di tali redditi in quelli dei genitori rappresenterebbe una violazione del diritto di libera circolazione e soggiorno all'interno dell'Ue. La sentenza stabilisce che le borse Erasmus+ mirano a coprire costi aggiuntivi legati alla mobilità internazionale degli studenti e non riducono le spese di mantenimento a carico dei genitori. Di conseguenza, includere tali importi nel reddito imponibile contraddice i principi di proporzionalità e non può essere giustificato da esigenze fiscali. Questa decisione stabilisce un precedente vincolante per tutti i giudici nazionali, chiamati ora ad adeguarsi per garantire il rispetto del diritto europeo. La pronuncia sottolinea l'importanza di assicurare che i beneficiari del programma Erasmus+ possano esercitare pienamente i loro diritti di mobilità senza oneri fiscali aggiuntivi per le loro famiglie.
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