Lesotho, migliaia di licenziamenti nel tessile dopo la stretta USA sui dazi

Giu 17, 2025 - 02:02
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Lesotho, migliaia di licenziamenti nel tessile dopo la stretta USA sui dazi

Migliaia di lavoratori dell’industria tessile del Lesotho sono stati licenziati dopo che gli Stati Uniti hanno minacciato dazi del 50% sui prodotti del Paese. Le fabbriche hanno sospeso le linee di produzione per almeno tre mesi. La crisi è scoppiata dopo l’introduzione di un dazio del 10% da parte dell’amministrazione Trump, con la minaccia di un ulteriore aumento al 50%. Prima di queste misure, il Lesotho esportava negli Usa senza dazi grazie all’African Growth and Opportunity Act. Gli ordini dai clienti americani si sono azzerati, costringendo alla chiusura temporanea fabbriche come Leo Garments, Precious Garments e Maseru-E Textile. “Se i dazi fossero solo del 10%, non avrebbero problemi a rimanere”, spiega Solong Senohe del sindacato tessile Unite. L’80% delle esportazioni tessili del Lesotho va negli Stati Uniti. Il settore, secondo datore di lavoro del Paese dopo lo Stato, rischia di perdere 20.000 posti di lavoro sui 34.151 esistenti. I sindacati denunciano che i primi a essere licenziati sono stati i lavoratori iscritti e che alcuni proprietari cinesi stanno vendendo macchinari e beni aziendali. Alcuni datori di lavoro sono già spariti senza pagare gli stipendi. Il governo ha ammesso di non avere risorse per aiutare i lavoratori rimandati a casa. Una decisione definitiva sui dazi è attesa per l’8 luglio, ma sembra probabile l’applicazione di almeno il 10% a tutti i Paesi africani.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv