Libia: proteste a Tripoli e Misurata contro 'il reinsediamento dei migranti'

Sep 28, 2025 - 06:13
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Libia: proteste a Tripoli e Misurata contro 'il reinsediamento dei migranti'

Centinaia di persone hanno manifestato a Tripoli e Misurata contro quello che viene percepito come un piano di “reinsediamento dei migranti irregolari” in Libia. Nella capitale i dimostranti si sono radunati in piazza dei Martiri esibendo cartelli con la scritta “no al reinsediamento”, chiedendo al governo chiarimenti su un dossier considerato sensibile. A Misurata la protesta si è svolta in piazza al Nasr: i partecipanti hanno chiesto di ridurre la presenza dei migranti e hanno denunciato ricadute “sulla sicurezza e sul tessuto sociale”. Nel corso della mobilitazione, alcuni manifestanti hanno preso di mira un mercato informale noto come “mercato degli africani”, distruggendo parte delle bancarelle e chiedendone la chiusura. Un filo conduttore delle proteste è stato anche l’appello per la liberazione dell’attivista e blogger civile al Mu’tasim Billah Abu Jannah, scomparso nelle scorse ore a Misurata. Abu Jannah, noto per le sue posizioni contro l’insediamento di stranieri in Libia, aveva pubblicato nei giorni scorsi video sui social in cui denunciava “progetti di reinsediamento” e sosteneva di aver ricevuto minacce. Secondo fonti locali, il giovane sarebbe stato fermato da elementi riconducibili alle autorità di sicurezza. Le organizzazioni civili accusano il governo di unità nazionale guidato da Abdulhamid Dabaiba di essere responsabile della sua incolumità. Il tema dei migranti resta altamente sensibile e divisivo nel Paese nordafricano. Secondo l’ultimo rapporto trimestrale dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), la Libia continua a essere un hub centrale delle rotte migratorie regionali, fungendo sia da destinazione temporanea che da corridoio verso l’Europa. Nel secondo trimestre del 2025 oltre l’84 per cento dei nuovi arrivi proveniva dai sei Stati confinanti: i nigeriani rappresentano il 31 per cento del totale, seguiti da egiziani (26 per cento) e sudanesi (17 per cento). L’Oim stima che oltre l’80 per cento dei migranti entrati in Libia abbia tra i 20 e i 39 anni, in larga maggioranza uomini soli. Il 92 per cento viaggia in gruppo, assistito da facilitatori, e il costo medio per chi parte dal Sudan si aggira intorno ai 1.000 dollari, il più alto tra tutte le rotte. Le motivazioni principali sono di carattere economico (83 per cento), ma il 14 per cento fugge da conflitti armati, in particolare dalla guerra in Sudan.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv