“Mani unte”: un’operazione della Procura europea di Torino contro un traffico di olio motore
La Procura europea di Torino ha ottenuto la condanna di 13 imputati, tra cui tre capibanda, nell'ambito dell'indagine denominata “Greasy Hands”, mani unte, riuscendo a dimostrare che gli imputati gestivano un'organizzazione criminale che importava lubrificanti per autoveicoli sul mercato italiano evadendo sistematicamente l'IVA, con perdite superiori a 15 milioni di euro. I colpevoli sono stati condannati per associazione a delinquere e frode fiscale, con pene detentive da uno a quattro anni, per un totale complessivo di 34 anni. Le sentenze, emesse dai Tribunali di Torino e di Matera, sono il risultato di patteggiamenti e processi abbreviati, poiché la maggior parte degli imputati si è dichiarata colpevole delle accuse. I giudici hanno anche ordinato la confisca di oltre 12 milioni di euro, oltre a quote societarie, immobili, veicoli, orologi, oggetti di lusso e contanti. Al centro dello schema fraudolento c’era un'associazione criminale formata da soggetti operanti in Italia, Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Slovenia, che ha introdotto e commercializzato ingenti quantitativi di oli lubrificanti per auto e camion, destinati ai consumatori del mercato italiano. L'organizzazione criminale utilizzava molteplici strategie per evadere l'IVA e il pagamento delle accise, tra cui la falsificazione dei documenti di trasporto e una rete di società di comodo.
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