Migrazioni: Perù, Cile e Bolivia, vescovi della 'triple frontera' riuniti a Tacna

Giu 23, 2024 - 05:01
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Migrazioni: Perù, Cile e Bolivia, vescovi della 'triple frontera' riuniti a Tacna

Si è concluso nella città peruviana di Tacna, il nono incontro dei vescovi della “Triple frontera”, con la partecipazione oltre che dei vescovi delle diocesi frontaliere Perù, Cile e Bolivia, di decine di operatori pastorali – laici, religiosi, sacerdoti. Al termine, è stata rilasciata una dichiarazione in cui i vescovi hanno sottolineato che “è estremamente importante coinvolgere tutta la Chiesa in un processo di sensibilizzazione sulle migrazioni forzate, entrando nella pelle del migrante e del rifugiato”. Durante i lavori, sono state lette in sala le parole di Papa Francesco, rivolte al vescovo di Tacna, mons. Marco Cortez Lara: “Ringrazio i miei fratelli vescovi e gli operatori pastorali che si preoccupano dei migranti. Li incoraggio a non smettere di scoprire e abbracciare in ognuno di loro il volto sofferente di Cristo sofferente, ogni volta che sono costretti ad abbandonare la loro terra, perché non trovano un’altra via d’uscita, affrontando i molteplici rischi e le tribolazioni di un viaggio duro e non sempre portato a termine. Grazie per esservi impegnati al loro fianco nella lotta per una società che renda loro giustizia e rispetti la loro dignità”. Scrivono i vescovi nel messaggio finale: “Riaffermiamo quindi il nostro sostegno all’impegno preso 20 anni fa e agli sforzi che continuano a fare gli operatori pastorali, come ‘buoni samaritani’, nel loro lavoro nel complesso campo della mobilità umana. Ringraziamo Dio per la dedizione dei collaboratori e dei volontari che lavorano a tante iniziative per il bene dei migranti e dei rifugiati. Infatti, come riconosce il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, il nostro orizzonte è quello di generare una cultura dell’incontro nelle case di rifugio e nei centri di assistenza alle tre frontiere, ed è estremamente importante coinvolgere tutta la Chiesa in un processo di sensibilizzazione sulle migrazioni forzate, entrando nella pelle del migrante e del rifugiato”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv