Nel Lazio circa il 78 per cento dei pazienti eleggibili riesce ad accedere alle Car-t

Dic 5, 2023 - 10:35
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Nel Lazio circa il 78 per cento dei pazienti eleggibili riesce ad accedere alle Car-t

Nel Lazio circa il 78 per cento dei pazienti eleggibili riesce ad accedere alle Car-t, terapia innovativa introdotto in clinica da alcuni anni e confermatasi capace di cambiare il destino e la storia clinica di malati affetti da vari di tipi di tumori del sangue in stadio avanzato. Grande la variabilità di accessibilità dei pazienti arruolabili nel confronto tra le regioni: in Toscana la cura è assicurata al 90 per cento dei malati, ma si scende al 28 per cento in Abruzzo passando per il 56 per cento in Campania e ancora meno nel Lazio dove peraltro i dati sono incerti. A guardare poi il tasso complessivo della disponibilità di farmaci innovativi rimborsati dal servizio sanitario nazionale nel 2023, si va dal 4% in Sardegna al 96% in Lombardia, con una media italiana del 50%. Tra le regioni virtuose, sopra la media dopo la Lombardia c'è la Campania (80%), poi Liguria e Piemonte (71%), Sicilia (67%), Puglia e Toscana (63%). Regioni in cui esiste anche un fondo regionale ad hoc per sostenere la tagliola che scatta allo scadere dei tre anni e che sposta dal fondo nazionale ai bilanci regionali i costi delle terapie innovative. La Regione Lazio dunque, condizionata dal deficit di bilancio, si colloca a metà del guado ma c'è piena disponibilità di Giunta e Consiglio a voltare pagina per imboccare la strada di una riforma complessiva su una materia che tocca la carne viva dei malati e delle famiglie. "L'Ematologia è un settore chiave per l'uso delle nuove terapie a disposizione dei malati di cancro o affetti da malattie rare- ha sottolineato Claudio Cartoni, ematologo presso il Policlinico Umberto I di Roma- e l'esempio delle Car-T è emblematico: stanno scadendo i tre anni che ne definiscono l'innovatività ma si sono aggiunte nuove indicazioni (ad esempio nel mieloma e nel trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma a cellule B ad alto grado refrattario) in cui hanno migliorato notevolmente la prognosi. Ciò allargherà la platea dei beneficiari, ma si pone il problema da della sostenibilità e della riorganizzazione dei centri autorizzati".

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv