Nel Sud Italia solo il 22% dei Centri anti-ictus, al Nord il 52%

Ott 27, 2023 - 02:49
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Nel Sud Italia solo il 22% dei Centri anti-ictus, al Nord il 52%

Solo il 22% delle Unità Ictus (Stroke Unit) si trova nel Sud Italia, con 45 strutture, mentre il Centro del Paese ne ospita il 26% (per 55 reparti). Al Nord, invece, si concentra il 52%, con ben 108 unità. Sono i dati emersi dalla survey lanciata da Isa-Aii (Associazione italiana ictus) e rivolta ai 208 centri ictus italiani, che mostrano una grande disomogeneità nella distribuzione sul territorio.
Ogni anno sono 120mila le persone colpite da questa patologia: 40mila non sopravvivono a 12 mesi dall'evento, mentre altre 40mila presentano invalidità significative, che comportano totale dipendenza dal caregiver. Per contribuire a supportare tutti i pazienti, la European Stroke Organisation e la Stroke Alliance For Europe hanno lanciato un piano per l'attuazione dello Stroke Action Plan for Europe, un progetto per l'implementazione di linee guida volte a stabilire, entro il 2030, piani nazionali condivisi in tutti i 53 Paesi europei per il trattamento dell'ictus. Isa-Associazione italiana ictus chiede la firma della dichiarazione di azione dello Stroke Action Plan for Europe da parte del ministro della Salute italiano, come gesto simbolico di impegno istituzionale.
"Il numero di persone colpite ogni anno da ictus è alto - afferma Danilo Toni, past president Isa-Aii - e si stima un aumento del 26% nel prossimo futuro. Significherebbe un significativo incremento dei costi sanitari legati alla gestione della malattia, che in Europa sono già stimati in 60 miliardi di euro e potrebbero arrivare a 86. Purtroppo non possiamo eliminare le probabilità di incorrere in questo evento medico, ma è possibile ridurle con maggiore attenzione alla prevenzione primaria. Il miglioramento degli stili di vita passa dalla riduzione dei fattori di rischio, come il fumo, il consumo eccessivo di alcool e di junk food e la sedentarietà. Obesità, ipertensione e diabete sono inoltre patologie che possono favorirne l'insorgenza".
Oggi il Nord Italia detiene il maggior numero di Stroke Unit del Paese, mentre il Centro e soprattutto il Sud sono molto carenti: "Ai pazienti deve essere garantita, su tutto il territorio, una presa in carico rapida e una riabilitazione completa. Per questo - conclude Toni - è necessario un impegno soprattutto a livello istituzionale".

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv