Nessun dietrofront dell'Italia, Tajani: 'Sosterremo Kiev'
L'Italia ha ribadito ieri al Consiglio Affari esteri dell'Ue il suo "fermo sostegno a Kiev a 360 gradi, perché aiutare l'Ucraina non significa solo inviare armi, ma alleviare la sofferenza della popolazione civile che si prepara a un inverno molto difficile, significa anche sostenere la rete di infrastrutture critiche bombardate dai russi e lavorare per la futura ricostruzione del Paese, in particolare con l'organizzazione della conferenza che l'Italia ospiterà nel 2025". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nell'audizione tenuta oggi alle Commissioni riunite Esteri di Camera e Senato. Il ministro ha quindi rimarcato che la prospettiva di adesione all'Ue di Kiev "resta la più importante tra le garanzie che l'Ue possa offrire" e che l'Italia "ha accolto con favore la raccomandazione della Commissione sull'apertura dei negoziati". A livello bilaterale, ha concluso Tajani, "stiamo lavorando con l'Ucraina a un memorandum in materia di sicurezza che speriamo di adottare entro la fine dell'anno. Per l'Ucraina vogliamo la pace, ma una pace giusta".
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