Olanda, a coalizione di governo sarà formata dal Pvv di Wilders
La coalizione di governo sarà formata dal Pvv di Wilders, i liberali di destra guidati da Dilan Yesilgoz, il partito degli agricoltori BBB e i centristi di Pieter Omtzigt. Per il momento nessun nome per il premier Il leader di estrema destra Geert Wilders, vincitore delle elezioni politiche dello scorso 22 novembre, ha annunciato di aver trovato un accordo per la nascita del nuovo governo olandese. L'intesa è stata trovata al termine di un nuovo round di consultazioni dopo i fallimenti dei colloqui per formare un esecutivo di estrema destra. La coalizione di governo sarà formata dal Partito per la Libertà (Pvv) di cui Wilders è fondatore e leader, insieme ai liberali di destra (Vvd) guidati da Dilan Yesilgoz, il partito degli agricoltori BBB e i centristi di Pieter Omtzigt. Wilders: il nome del premier sarà indicato "in un secondo momento" "Le discussioni su chi sarà primo ministro si terranno in un secondo momento", ha detto Wilders ai giornalisti a margine dell'annuncio di aver trovato un accordo per formare il nuovo governo. Sostenitore della Nexit, l'uscita dei Paesi bassi dall'Ue, ossessionato dall'Islam e dal Corano, Wilders ha fatto dei messaggi contro l'accoglienza dei migranti il suo slogan. "Dobbiamo dirlo: qui non si può entrare!", era stato uno dei passaggi dell'ultimo dibattito televisivo prima del voto dello scorso novembre in cui aveva colto l'occasione per rilanciare le sue richieste di "frontiere chiuse e zero richiedenti asilo" e "alloggi per gli olandesi". Nato a Venlo nel 1963, da padre olandese e madre indonesiana, Wilders vive sotto scorta da 15 anni. Nonostante nel '98 sia stato eletto parlamentare, la notorietà arriva solo nel 2004, quando viene espulso dal Vvd per essersi opposto all’ingresso della Turchia nell’Unione europea. Nel 2006 fonda il Partij voor de Vrijheid (Partito per la Libertà), nello stesso anno si presenta alle elezioni legislative e conquista nove seggi. Risale poi al 2008 "Fitna", il documentario per "sconfiggere l’Islam" e mostrare il lato oscuro del Corano - il cortometraggio non più disponibile su YouTube per aver violato i termini di servizio della piattaforma. Raccogliendo alcuni dei capitoli più controversi del libro sacro dei musulmani, prendendo spunto dall’attacco delle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 a New York e da quello alla stazione di Atocha a Madrid dell’11 marzo del 2004, il documentario critica la diffusione della religione in Olanda e l'integralismo islamico in Europa nei primi anni Duemila. Negli anni crescono i consensi - tra il 2009 e il 2010 raccoglie percentuali superiori al 15 per cento sia alle regionali sia alle europee - così come i messaggi contro l'accoglienza dei migranti. Fino alla conquista dei 37 seggi su 150 delle legislative del 22 novembre 2023.
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