Pensioni 2025, cosa cambia nel nuovo anno: le principali misure in Manovra

Jan 5, 2025 - 07:09
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Pensioni 2025, cosa cambia nel nuovo anno: le principali misure in Manovra

Pensioni, cosa cambierà nel 2025? Il dossier nel nuovo anno, a dire il vero, resta sostanzialmente immutato rispetto al precedente come evidenziano le news. I requisiti per le pensioni di vecchiaia rimangono infatti 67 anni di età e 20 anni di contributi, insieme ad un importo della pensione maturata non inferiore a quello dell’assegno sociale, pari a 538,69 euro nel 2025. Le modifiche introdotte in manovra sono poche, per lo più piccole, e non toccano i principali strumenti previsti nella finanziaria 2024 per l’uscita anticipata, cioè Quota 103, Ape sociale e Opzione donna, tutti infatti riconfermati con i rispettivi ‘paletti’. Tra le principali novità, spicca intanto la possibilità di un’uscita a 64 anni cumulando la previdenza obbligatoria e quella complementare e il rafforzamento delle misure per chi invece, pur essendo in età pensionabile, decide di rimanere al lavoro. Insomma, per i principali ‘canali’ di uscita anticipata nulla si muove. Resta dunque Quota 103, cioè la possibilità di andare in pensione somma a 62 anni di età e 41 di contributi. Potranno lasciare il lavoro anche i nati nel 1963, a condizione che possano far valere 41 anni di attività. Tuttavia, chi maturerà requisiti nel corso del 2025 dovrà attendere l’anno successivo: il diritto alla decorrenza del trattamento si consegue infatti dopo 7 mesi – che salgono a 9 per i dipendenti pubblici – dalla maturazione dei requisiti (sono le cosiddette “finestre mobili”). Confermato anche Ape sociale le cui condizioni di accesso restano invariate anche per tutto il 2025. Il requisito anagrafico rimane quello di 63 anni e 5 mesi di età, e potranno farne richiesta i lavoratori disoccupati con almeno 30 anni di contribuzione, chi si trova in condizioni di disabilità pari o oltre il 74% e riconosciuti invalidi civili (sempre con 30 anni di contributi alle spalle), i lavoratori caregiver che, a fronte della medesima soglia di versamenti contributivi, assistono da almeno 6 mesi persone disabili conviventi, con disabilità grave, siano di primo o secondo grado di parentela se over 70 e infine i lavoratori dipendenti che svolgono mansioni “gravose”, a fronte di 36 anni di contribuzione.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv