Per la prima volta anche gli indiani vanno sulla Luna
La sonda indiana Vikram della missione Chandrayaan-3 è atterrata sulla Luna, rendendo così l’India il quarto Paese al mondo a effettuare con successo l’impresa dopo l’ex Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina. Lo fa sapere Isro, organizzazione indiana per la ricerca spaziale. Tuttavia, è la prima ad averlo fatto nel polo Sud della Luna, luogo ambito perché vi si trovano crateri mai raggiunti dai raggi solari al cui interno vi è del ghiaccio, probabilmente risultato dell’antico impatto di comete o asteroidi. Questo rende il polo sud lunare sotto la lente di USA e Cina, entrambe intenzionate a costruire un base di ricerca permanente e a sfruttare il ghiaccio per produrre acqua e idrogeno direttamente sulla superficie lunare. Soddisfatto il primo ministro indiano, Narendra Modi, che su Twitter/X ha commentato l’atterraggio: “Giornata storica per il settore spaziale dell'India. Congratulazioni all'Organizzazione indiana per la ricerca spaziale per lo straordinario successo della missione lunare Chandrayaan-3”.
Questa prova di forza dell’India, già di diritto una potenza spaziale, arriva dopo il fallimento della missione russa la settimana precedente. Sabato scorso, infatti, durante una manovra preparatoria, si è verificato un problema tecnico che ha causato la collisione della sonda spaziale Luna 25 di Roscosmos, l’ente spaziale russo. Roscosmos ha citato una “collisione con la superficie lunare”, in cui la sonda sarebbe stata distrutta. Si trattava della prima sonda lanciata dalla Russia verso la Luna dal 1976, anno della missione della sonda sovietica Luna 24. L’obiettivo di Luna 25 era quello di esplorare la superficie e raccogliere campioni di suolo lunare, come era già stato fatto in occasione di Luna 16, Luna 20 e Luna 24, mentre dall’orbita avrebbe raccolto dati a distanza alla ricerca di siti adatti per la successiva discesa dei veicoli
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