Polonia, portavoce comando generale: 'Serviranno mesi per chiarire lo schianto dell’F-16 a Radom'
Serviranno certamente mesi prima di poter chiarire le cause dello schianto di un aereo F-16 a Radom, in Polonia centrale, in cui è morto il pilota. Lo ha reso noto il portavoce del comando generale delle Forze armate polacche, il colonnello Marek Pawlak. Oltre all’indagine della Procura distrettuale di Varsavia, anche la Commissione per le indagini sugli incidenti aerei dell’Autorità statale per l’aviazione ha aperto un’inchiesta sull’incidente. “Facciamo affidamento su ricerche e fatti solidi”, ha spiegato Pawlak all’emittente radiofonica “Tok Fm”. Interrogato se il sabotaggio sia da annoverare tra le possibili cause al vaglio degli inquirenti, il portavoce del comando generale ha detto: “Non posso commentare e non ho informazioni di questo tipo”.
Un aereo F-16 dell’Aeronautica militare polacca è precipitato ieri sera a Radom, in Polonia centrale, durante le prove in vista di un’esibizione aerea. “Ci dispiace informare che durante l’addestramento preparatorio per l’Airshow di Radom 2025, un aereo F-16 della 31ma Base aerea tattica è stato coinvolto in un incidente aereo. Il pilota è morto. Nessuno è rimasto ferito. Sul posto sono immediatamente iniziate le operazioni di soccorso”, ha riferito il comando generale in un messaggio su X. “Un pilota dell’Aeronautica è morto nello schianto dell’F-16, un ufficiale che ha servito il suo Paese con dedizione e grande coraggio. Rendo omaggio alla sua memoria”, ha commentato il ministro della Difesa Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, che ieri sera si è recato sul luogo del tragico incidente.
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