Porto di Barcellona, accordo per ridurre la fornitura di acqua alle navi da crociera

Jan 24, 2024 - 04:49
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Porto di Barcellona, accordo per ridurre la fornitura di acqua alle navi da crociera

La crisi idrica che sta colpendo il canale di Panama, con conseguente riduzione del numero di navi che lo attraversa, sta accelerando i programmi dell'authority che governa la via d'acqua centroamericana per assicurare il livello di acqua nel canale necessario a consentire il transito di navi di elevato pescaggio e dimensioni, in particolare attraverso la costruzione di nuovi bacini idrici che possano contribuire ad innalzare il livello dell'acqua in diverse sezioni del canale nel corso delle stagioni secche che ormai, con il cambiamento climatico, durano per la quasi totalità dell'anno. Ma a fare le spese della crisi climatica non sono solo arterie marittime e fluviali. L'impatto della carenza idrica colpisce, tra gli altri, porti come quello di Barcellona che deve ridurre i consumi di acqua a causa dell'emergenza idrica che grava da tempo sulla città e sull'intera regione catalana. La Generalitat de Catalunya ha reso noto che lo scorso anno è stato il secondo anno, dopo il 2022, più caldo e secco della Catalogna da quando sono disponibili dati. Per ridurre il consumo d'acqua in porto, l'Autorità Portuale di Barcellona sta promuovendo un accordo con le compagnie crocieristiche affinché le navi da crociera che giungono nello scalo catalano evitino di effettuare rifornimento di acqua nel corso di situazioni di emergenza dovute alla siccità e dichiarate dal governo della Generalitat de Catalunya, o lo effettuino esclusivamente se non ci sono altre alternative e in caso di estrema necessità. L'authority portuale ha specificato che le navi da crociera rappresentano solo lo 0,09% del consumo idrico della città di Barcellona in quanto la maggior parte delle navi è autosufficiente. L'Autorità Portuale ha comunicato che, pertanto, fatte salve le indicazioni del governo della comunità autonoma catalana, il porto fornirà acqua solo alle navi che dimostreranno di non avere alternative di approvvigionamento praticabili. «Consapevoli che le navi hanno fonti di approvvigionamento alternative in altri porti sulle loro rotte - ha spiegato il presidente dell'Autorità Portuale, Lluís Salvadó - dal porto di Barcellona abbiamo deciso di fare appello alla sensibilità delle compagnie crocieristiche affinché evitino il più possibile il rifornimento di acqua al porto, ricordando peraltro che la fornitura di acqua alle navi rientra tra i servizi commerciali contemplati nel Capo V (Servizi commerciali) del Titolo VI (Prestazione di servizi) del testo unico della legge statale sui porti e sulla marina mercantile e che tale legge stabilisce che i porti sono tenuti a fornire acqua a tutte le navi che ne fanno richiesta».

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv