Sono più di 31mila le imprese straniere nel torinese
Sono più di 31mila le imprese straniere nel torinese, il 14% del totale, concentrate soprattutto nei settori dell'edilizia e del commercio e cresciute del 38% negli ultimi 10 anni. Sono 41mila invece le posizioni imprenditoriali, mediamente giovani: il 55% ha fra i 30 e i 49 anni. Provengono soprattutto da Romania e Marocco, ma significativi anche i numeri da Cina e Albania. I dati sono stati illustrati in Camera di Commercio, dove è stata presentata la nuova edizione del progetto Futurae dedicato a persone immigrate o di seconda generazione che intendono avviare una nuova impresa in Italia. Nella precedente edizione il progetto, promosso dal Ministero del Lavoro e da Unioncamere, ha formato quasi 800 persone. "L'avvio di impresa è un formidabile strumento di integrazione per gli immigrati, oltre che uno stimolo all'economia locale: negli ultimi 10 anni le imprese straniere sono cresciute del 38%, anche in settori che hanno visto un rallentamento delle imprese italiane. Con Futurae forniamo gratuitamente formazione e consulenza specialistica agli stranieri che desiderano avviare un percorso di autoimprenditorialità, aprendo il servizio a tutta la regione" spiega Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino. "Con Futurae si vuole dare al Sistema Paese un contributo alle politiche di inclusione degli stranieri, perseguendo attività di formazione per gli aspiranti imprenditori" ha aggiunto Fabio Pizzino, coordinatore nazionale del progetto per Unioncamere. Nell'incontro hanno raccontato la loro storia Redouane Mouhafid, imprenditore marocchino proprietario della pizzeria La Granaja ad Ivrea e Gerardo Sanchez, proprietario del negozio Al Chile LABoutique di Torino
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